Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
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6.2. LO SCENARIO DI RIFERIMENTO<br />
L’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica rappresenta una realtà in crescita a livel<strong>lo</strong> mondiale<br />
(Willer et al., 2008), anche se tuttora minoritaria. I paesi europei, pur non avendo le<br />
maggiori su<strong>per</strong>fici, sono in testa in termini di incidenza sul totale della su<strong>per</strong>ficie.<br />
<strong>Le</strong> vendite totali di prodotti bio<strong>lo</strong>gici sono fortemente concentrate nel mondo<br />
sviluppato, con il Nord America e l’Europa che coprono il 97% della domanda di<br />
consumo (Willer et al., 2008).<br />
Anche fra i paesi UE la su<strong>per</strong>ficie a bio<strong>lo</strong>gico certificata ed in conversione è<br />
cresciuta molto nell’ultimo ventennio (EU Commission, 2005; L<strong>lo</strong>rens Abando e<br />
Rohner-Thielen, 2007; Rohner-Thielen, 2010). L’Italia nel 2008 era il secondo<br />
paese europeo in termini di su<strong>per</strong>ficie complessiva (12,9% del totale), subito dopo<br />
la Spagna (17%). In termini di incidenza sulla su<strong>per</strong>ficie totale nazionale, l’Italia<br />
era poco sopra l’8,1% nel 2007, contro il 15,7% del primo posto, occupato<br />
dall’Austria.<br />
Rimandando al capito<strong>lo</strong> 3 <strong>per</strong> un’analisi approfondita dell’evoluzione del<br />
bio<strong>lo</strong>gico in Italia, ricordiamo so<strong>lo</strong> che la crescita della su<strong>per</strong>ficie e degli o<strong>per</strong>atori<br />
è stata impetuosa a partire dall’inizio degli anni ’90, <strong>per</strong> poi subire una flessione<br />
nei primi anni 2000, seguiti da una nuova ripresa. Gli o<strong>per</strong>atori bio<strong>lo</strong>gici sono<br />
passati dai 1500 del 1990 ai poco meno di 50.000 del 2008 (di cui 42.000<br />
produttori); la su<strong>per</strong>ficie bio<strong>lo</strong>gica è passata dai 13.000 ha del 1990 ai 1.002.000 ha<br />
del 2008 (la flessione del 2008 rispetto all’anno precedente è presumibilmente da<br />
attribuire al passaggio fra il vecchio ed il nuovo <strong>per</strong>iodo di programmazione dei<br />
PSR).<br />
6.2.1 L’intervento in favore del bio<strong>lo</strong>gico e le sue motivazioni<br />
Su questo <strong>sviluppo</strong> ha indubbiamente influito la politica a favore<br />
dell’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica. Senza voler andare in dettaglio sul tema, bisogna qui<br />
ricordare i due tipi fondamentali di intervento relativi all’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica:<br />
- la regolamentazione della tecnica bio<strong>lo</strong>gica e del regime di certificazione,<br />
attraverso i Regolamenti (CE) 2092/1991, 1804/1999 e 834/2007;<br />
- l’introduzione degli incentivi alle tecniche a basso impatto ambientale,<br />
inizialmente col Regolamento (CE) 2078/1992, ed in seguito con l’introduzione<br />
dei pagamenti agro-ambientali all’interno dei PSR.<br />
Per capire il senso di questi interventi, e <strong>per</strong> valutare la <strong>lo</strong>ro coerenza con gli<br />
obiettivi pubblici, è opportuna una discussione sul significato dell’intervento<br />
pubblico a favore dell’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica. Lo <strong>sviluppo</strong> dell’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica<br />
è infatti un interesse dell’o<strong>per</strong>atore pubblico, ma è necessario chiarirne i motivi: di<br />
<strong>per</strong> sé, infatti, l’o<strong>per</strong>atore pubblico non dovrebbe avere preferenze <strong>per</strong> un<br />
particolare settore produttivo, e un suo eventuale sostegno ad un settore particolare<br />
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