Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
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osservazione che esclude quelle sotto una soglia di reddito 28 . Una rilevazione<br />
particolarmente <strong>per</strong>tinente, <strong>per</strong>ché basata su un campionamento statistico delle<br />
aziende bio<strong>lo</strong>giche, riguarda le aziende del Piemonte (Corsi, 2009); il quadro che<br />
se ne trae è molto variegato.<br />
La distribuzione delle aziende rilevate <strong>per</strong> tipo di risultato economico,<br />
riportato all’universo delle aziende bio<strong>lo</strong>giche regionali, è mostrato nella tabella<br />
6.1.<br />
Come si può osservare, le aziende senza nessun problema (quelle di Tipo A,<br />
che realizzano profitti 29 ) costituiscono poco più del 40% del totale. Quelle che, se<br />
remunerassero ai va<strong>lo</strong>ri di mercato ipotizzati i fattori propri, non riuscirebbero a<br />
ricostituire i beni capitali <strong>lo</strong>gorati nell’attività produttiva, parzialmente o totalmente<br />
(Tipi B e C), costituiscono complessivamente un altro 28%. <strong>Le</strong> aziende che<br />
presentano un Prodotto Netto Aziendale (PNA) positivo, pur in presenza di un<br />
Reddito Netto (RN) negativo (Tipo D), sono poche, il 4,6%. Il dato forse più<br />
allarmante è <strong>per</strong>ò la <strong>per</strong>centuale di aziende nella situazione peggiore: si tratta del<br />
27%, fra quelle del Tipo E e quelle del Tipo F (aziende che presentano un PNA<br />
negativo, ed i cui ricavi bastano appena a coprire tutti i costi espliciti e una parte<br />
della reintegrazione dei capitali – tipo E - o neppure questo – tipo F). Più di un<br />
quarto delle aziende presenta quindi un PNA negativo, e di conseguenza non crea<br />
nessuna nuova ricchezza; una parte di esse (il Tipo F) non sembra neanche coprire<br />
le spese vive. Tuttavia, in termini di PLV, le aziende con cattivi o pessimi risultati<br />
economici costituiscono so<strong>lo</strong> una piccola <strong>per</strong>centuale del totale. Poiché non tutte<br />
queste sono presumibilmente aziende hobbystiche, i dati fanno presumere che<br />
esista una fascia di aziende bio<strong>lo</strong>giche marginali dal punto di vista economico,<br />
anche se abbastanza numerose. In larga misura, poi, i risultati negativi sono da<br />
attribuire al peso dei costi fissi (in moltissimi casi costituiti dalla reintegrazione<br />
delle macchine), che ovviamente incidono maggiormente sulle aziende piccole: in<br />
effetti la <strong>per</strong>centuale media dei costi fissi sul totale dei costi è crescente passando<br />
dal primo all’ultimo tipo di aziende.<br />
28 La dimensione economica minima è di 4 UDE (Unità di dimensione economica) pari a 4800 euro di reddito<br />
<strong>lo</strong>rdo standard (RLS) annuale.<br />
29 Il profitto è calcolato come differenza fra il Reddito Netto e una remunerazione basata sul costo-opportunità dei<br />
fattori conferiti dall’agricoltore: il Capitale Fondiario di proprietà è stato remunerato ad un tasso dell’1,5%;<br />
il capitale di scorta ed il capitale di anticipazione di proprietà con tassi rispettivamente del 2,5% e del 5%; la<br />
remunerazione del lavoro manuale dei lavoratori familiari è stata calcolata sulla base delle tariffe sindacali<br />
moltiplicate <strong>per</strong> l’impegno di lavoro e a questa si è aggiunta una remunerazione del lavoro direttivo<br />
convenzionalmente valutata pari al 3% della PLV.<br />
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