Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Tuttavia, sono ancora molte le criticità del settore avvertite dagli o<strong>per</strong>atori<br />
del bio<strong>lo</strong>gico e dagli stessi consumatori. Nella consultazione pubblica dell’ottobre<br />
2008 sul tema della qualità dei prodotti agricoli (CE, 2008) 60 in cui,<br />
specificatamente <strong>per</strong> i prodotti bio<strong>lo</strong>gici, la Commissione europea ha chiesto come<br />
migliorare il funzionamento del mercato unico europeo <strong>per</strong> questi prodotti, sono<br />
emersi molti commenti incentrati sulla mancanza di informazioni <strong>per</strong> i<br />
consumatori, particolarmente sull‘origine dei prodotti bio<strong>lo</strong>gici e sulla maggiore<br />
trasparenza dei marchi privati. Altre esigenze emerse dalla consultazione pubblica<br />
hanno riguardato la necessità di una maggiore differenziazione dei prodotti<br />
bio<strong>lo</strong>gici dai prodotti convenzionali, la necessità di controlli più efficaci lungo tutta<br />
la filiera del bio<strong>lo</strong>gico e l’opportunità di un nuovo <strong>lo</strong>go che garantisca l’uniformità<br />
dei criteri di produzione, control<strong>lo</strong> e certificazione a livel<strong>lo</strong> comunitario.<br />
Per rispondere all’esigenza dei consumatori di poter individuare con facilità i<br />
prodotti bio<strong>lo</strong>gici e fornire, al<strong>lo</strong> stesso tempo, ai produttori europei uno strumento<br />
di differenziazione nella commercializzazione, già da alcuni anni è possibile<br />
apporre, facoltativamente, il <strong>lo</strong>go comunitario (Reg. (CE) 331/2000) sui prodotti<br />
preconfezionati di cui gli Organismi nazionali di control<strong>lo</strong> autorizzati abbiano<br />
certificato la conformità alla normativa.<br />
Per garantire maggiore visibilità ai prodotti bio<strong>lo</strong>gici dell’UE, il nuovo<br />
regolamento sul bio<strong>lo</strong>gico ha introdotto una serie di norme relative alle indicazioni<br />
obbligatorie che devono figurare sui prodotti bio<strong>lo</strong>gici e ha reso obbligatoria<br />
l’apposizione del <strong>lo</strong>go bio<strong>lo</strong>gico dell’UE sugli alimenti preconfezionati (dal 1°<br />
luglio 2010, reg. (CE) 967/2008), ad esclusione dei prodotti sfusi o preincartati di<br />
produzione UE e dei prodotti importati da Paesi terzi, <strong>per</strong> i quali resta facoltativo.<br />
Come già accennato, accanto al <strong>lo</strong>go bio<strong>lo</strong>gico dell’UE, il legislatore europeo<br />
autorizza (art. 25, reg. CE 834/207; reg. CE 271/2010) - assoluta novità - l’uso<br />
complementare di <strong>lo</strong>ghi nazionali e privati nella etichettatura, presentazione e<br />
pubblicità di prodotti che soddisfano i requisiti stabiliti dal reg. CEE 2092/91 o dal<br />
reg. CE 834/2007.<br />
L’utilizzo del <strong>lo</strong>go facoltativo comunitario ha trovato basso riscontro in<br />
passato, soprattutto nei Paesi del Nord Europa, in quanto gli o<strong>per</strong>atori ne hanno<br />
lamentato la scarsa immediatezza comunicativa e una forma grafica che può<br />
generare confusione con i <strong>lo</strong>ghi attualmente utilizzati <strong>per</strong> i prodotti DOP o IGP.<br />
Ciò ha spinto più recentemente la Commissione europea a scegliere un nuovo<br />
simbo<strong>lo</strong> grafico (fig. 9.1), dopo aver lanciato un bando europeo e dato avvio a una<br />
campagna promozionale <strong>per</strong> il bio<strong>lo</strong>gico. Il regolamento CE 271/2010 detta<br />
disposizioni <strong>per</strong> quanto riguarda il <strong>lo</strong>go comunitario obbligatorio che, a seguito<br />
dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, viene ora definito “<strong>lo</strong>go di<br />
60 Alla Commissione europea sono <strong>per</strong>venute 560 osservazioni - il 9% italiane - di soggetti pubblici e privati di 26<br />
Stati membri e 5 Paesi terzi (EU Commission, 2009a).<br />
187