Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
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dalla ricercatrice Lily Kolisko negli anni venti. Sarebbe molto interessante a livel<strong>lo</strong><br />
di ricerca del settore arrivare ad un confronto tra i due sistemi (classico–<br />
riduzionista e alternativo-olistico) <strong>per</strong> cercare di ottenere un’integrazione ed una<br />
definizione di qualità del suo<strong>lo</strong> comprensiva di tutti gli aspetti rilevanti.<br />
Gli indicatori bio<strong>lo</strong>gici, fisici e chimici della qualità del terreno non sono<br />
determinanti indipendenti e non è possibile stabilire dei va<strong>lo</strong>ri validi<br />
universalmente <strong>per</strong> ogni tipo<strong>lo</strong>gia di agroecosistema in quanto sono funzione<br />
dell’azione cumulativa e interdipendente di una serie di fattori appartenenti al<br />
sistema suo<strong>lo</strong>-pianta-clima.<br />
La normativa relativa all’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica è molto chiara riguardo alla<br />
gestione della fertilità del terreno, sottolineando l’importanza delle risorse interne<br />
all’azienda, restringendo l’uso dei fertilizzanti organici a dimostrate necessità e<br />
dando molta importanza alla coltivazione di leguminose e al <strong>lo</strong>ro sovescio e ai<br />
vegetali aventi un apparato radicale profondo nell'ambito di un adeguato<br />
programma di rotazione pluriennale.<br />
Il funzionamento dei sistemi agricoli bio<strong>lo</strong>gici dovrebbe fare riferimento ad<br />
una razionale utilizzazione delle risorse naturali e la ricerca dovrebbe approfondire<br />
<strong>per</strong> quanto possibile la conoscenza dei meccanismi di autoregolazione<br />
dell'agroecosistema. In questo, la ricerca <strong>per</strong> la soluzione dei problemi tecnici si<br />
differenzia sostanzialmente da quella generalmente condotta nei sistemi<br />
convenzionali: essa prende, infatti, in maggiore considerazione l'intero agroecosistema<br />
e le possibili interazioni emergenti nel sistema stesso, all'interno del<br />
quale possono essere correttamente saggiati i fattori s<strong>per</strong>imentali relativi alle<br />
colture oggetto della ricerca (Mazzoncini e Barberi, 2002; Migliorini e Vazzana,<br />
2007).<br />
L’agricoltore bio<strong>lo</strong>gico dovrebbe tendere, con un approccio olistico, ad<br />
individuare tecniche di gestione che favoriscano l'integrazione tra tutti i<br />
componenti dell’agroecosistema al fine di aumentare l’efficienza nell’uso delle<br />
risorse disponibili, diminuire il rischio di possibili inquinamenti, diminuire gli<br />
input esterni ed aumentarne la sostenibilità.<br />
Alla regolazione e armonizzazione dei fattori che regolano la fertilità in un<br />
sistema bio<strong>lo</strong>gico concorre in modo determinante la sostanza organica,<br />
particolarmente nella forma di humus stabile, più nobile e redditizia dal punto di<br />
vista agronomico (Flaig, 1973). Tutti gli autori sono concordi nell’affermare che la<br />
sostanza organica nel terreno influenza ogni aspetto della vita e dell’evoluzione del<br />
suo<strong>lo</strong>: influenza la struttura, contrasta l’erosione, il compattamento e la formazione<br />
di croste, aumenta la capacità di ritenzione idrica del suo<strong>lo</strong> e l’infiltrazione, rende<br />
più efficienti gli interventi meccanici, consentendo <strong>per</strong>iodi d’intervento più ampi,<br />
favorisce l’azione di adsorbimento di alcuni elementi minerali, aumentando <strong>lo</strong><br />
scambio cationico, e rendendo più difficile la lisciviazione di questi nutrienti.<br />
Importante anche l’azione di solubilizzazione da parte dei composti organici, in<br />
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