Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
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consumatore, in quanto si crea un rapporto di fiducia fra consumatore e<br />
produttore grazie al contatto diretto. Questo fa anche diminuire l’importanza della<br />
certificazione agli occhi del produttore ai fini della commercializzazione. Sarebbe<br />
tuttavia un errore concedere esenzioni facili <strong>per</strong> le vendite dirette rispetto agli<br />
obblighi di certificazione, <strong>per</strong>ché pochi o anche un so<strong>lo</strong> esempio di false<br />
dichiarazioni avrebbero effetti disastrosi su un settore che si basa sulla fiducia dei<br />
consumatori. Benché la proposta non sia emersa nella discussione del Gruppo<br />
Tematico, andrebbero valutate anche forme di certificazione territoriali come<br />
quelle relative ai distretti bio<strong>lo</strong>gici; attraverso procedure di control<strong>lo</strong> di tipo<br />
collettivo, esse potrebbero diminuire l’onere, finanziario e burocratico, della<br />
certificazione, e costituire uno strumento di ulteriore va<strong>lo</strong>rizzazione del prodotto<br />
presso i consumatori;<br />
- orientare le procedure di certificazione al control<strong>lo</strong> sul prodotto e non so<strong>lo</strong> alla<br />
regolarità amministrativa, in quanto si ritiene che in questo modo si possa avere<br />
maggior certezza <strong>per</strong> i consumatori e una maggiore garanzia contro i<br />
comportamenti opportunistici. Sempre nella stessa direzione di assicurare<br />
condizioni di concorrenza equa fra i produttori, si raccomanda agli organi centrali<br />
di control<strong>lo</strong> sugli enti di certificazione di lavorare <strong>per</strong> omogeneizzare il grado di<br />
rigore dei controlli da parte dei diversi enti;<br />
- semplificare le procedure di control<strong>lo</strong>, soprattutto <strong>per</strong> la parte amministrativa. Da<br />
questo punto di vista, sarebbe opportuno unificare le informazioni richieste agli<br />
agricoltori, spesso più volte, da differenti enti, attraverso il collegamento fra i vari<br />
enti preposti, anche predisponendo il collegamento informatico fra le diverse<br />
banche dati relative;<br />
- al<strong>lo</strong> stato attuale, non appare opportuno vincolare la concessione dei sussidi alla<br />
produzione bio<strong>lo</strong>gica alla <strong>lo</strong>ro vendita come prodotti certificati, essenzialmente<br />
<strong>per</strong> due ragioni: da una parte, dove la mancata certificazione dipende dalla<br />
mancanza di sbocchi di mercato, questo appare una doppia penalizzazione dei<br />
produttori; dall’altra, le motivazioni ambientali del sussidio alla produzione<br />
bio<strong>lo</strong>gica non richiedono che il prodotto sia necessariamente venduto come tale,<br />
anche se questo sarebbe auspicabile. Tuttavia <strong>per</strong>mane l’opportunità di spingere i<br />
produttori alla certificazione, <strong>per</strong>ché questo aiuterebbe il formarsi di una filiera<br />
del bio<strong>lo</strong>gico là dove non è ancora presente. E’ su queste basi che da alcune parti<br />
sono stati sollecitati sussidi alla certificazione.<br />
6.4.4 Interventi a monte e a valle dell’impresa bio<strong>lo</strong>gica<br />
Molti agricoltori bio<strong>lo</strong>gici lamentano l’insufficienza di una ricerca e di<br />
un’assistenza tecnica specificamente diretta all’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica, ed anche la<br />
letteratura indica la mancanza di informazione adeguata come una delle cause della<br />
mancata adesione al bio<strong>lo</strong>gico. <strong>Le</strong> specifiche richieste relative alle tecniche<br />
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