Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
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I regolamenti sull’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica non contengono prescrizioni<br />
particolari relativamente alle varietà da impiegare, pur citandole tra le finalità del<br />
metodo nei consideranda. Si limita a consigliare il ricorso a varietà che si adattino<br />
alle condizioni pedo-climatiche della zona di coltivazione <strong>per</strong> consentire di ridurre<br />
il verificarsi di tutte quelle condizioni di stress che possono determinare minori<br />
produzioni, scarsa qualità e una maggiore suscettibilità da parte delle piante ai<br />
nemici naturali. In genere la produzione bio<strong>lo</strong>gica impiega le varietà classiche<br />
certificate <strong>dell'agricoltura</strong> convenzionale e integrata che sono facilmente disponibili<br />
sul mercato sementiero, ma spesso non riesce a raggiungere quei livelli di qualità<br />
tecno<strong>lo</strong>gica che sono richiesti <strong>per</strong> la produzione a livel<strong>lo</strong> industriale.<br />
Da più parti è stato proposto l'uso ed il recu<strong>per</strong>o in agricoltura bio<strong>lo</strong>gica di<br />
vecchie varietà e popolazioni <strong>lo</strong>cali, <strong>per</strong> la <strong>lo</strong>ro elevata rusticità ed adattabilità ad<br />
ambienti difficili. Inoltre, essendo il risultato di forze di selezione o<strong>per</strong>anti nel<br />
tempo nel territorio stesso, spesso risultano più adattati alle condizioni ambientali<br />
del luogo e di conseguenza più tolleranti nei confronti di avversità e stress di<br />
origine abiotica (Porfiri et al., 2005).<br />
<strong>Le</strong> vecchie varietà inoltre potrebbero rispondere meglio delle altre rispetto<br />
alle esigenze agronomiche, <strong>per</strong> la migliore capacità di competere con la<br />
vegetazione infestante e la maggiore efficienza nell’uso dell’azoto. Va anche<br />
considerato che l’abbinamento della tipicità ai metodi di produzione bio<strong>lo</strong>gica<br />
consentirebbe in alcune situazioni di nicchia di ottenere prodotti con un elevato<br />
va<strong>lo</strong>re aggiunto, che possono rappresentare una fonte di reddito molto importante<br />
<strong>per</strong> gli agricoltori di zone agricole svantaggiate e a rischio di abbandono. Per la<br />
scelta varietale si deve <strong>per</strong>ò anche tener conto che l’indicazione di rivolgersi alle<br />
vecchie varietà - dimostratasi valida in alcuni particolari contesti ambientali (aree<br />
di montagna e di alta collina e <strong>per</strong> alcune specie coltivate) - può non fornire sempre<br />
i risultati attesi e <strong>per</strong> questo è necessario rivolgersi verso una selezione genetica di<br />
nuovo materiale con i requisiti migliori <strong>per</strong> essere coltivato secondo le regole<br />
dell’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica.<br />
È quindi auspicabile in tempi brevi la caratterizzazione di varietà ottenute<br />
e/o selezionate specificamente <strong>per</strong> essere impiegate nella coltivazione bio<strong>lo</strong>gica,<br />
che siano fornite di buona produttività, abilità ed efficienza nella competizione con<br />
le erbe infestanti, qualità anche funzionale delle produzioni ed elevato adattamento<br />
alle specifiche condizioni di coltivazione. È anche necessario lavorare <strong>per</strong><br />
va<strong>lo</strong>rizzare la qualità dei prodotti bio<strong>lo</strong>gici non so<strong>lo</strong> relativamente agli aspetti<br />
tecno<strong>lo</strong>gici richiesti dalla produzione industriale, ma considerando un ampio<br />
spettro di parametri che consentano di evidenziare le differenze in positivo tra<br />
questi prodotti e quelli ottenuti in modo convenzionale.<br />
Un ruo<strong>lo</strong> importante è dunque affidato alla ricerca che deve affrontare in<br />
tempi brevi il problema del<strong>lo</strong> <strong>sviluppo</strong> di varietà e genotipi <strong>per</strong> la produzione<br />
bio<strong>lo</strong>gica, adatti al mantenimento di produzioni stabili negli ecosistemi di<br />
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