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Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...

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Tabella 7.2 - Tipo<strong>lo</strong>gie di o<strong>per</strong>atori secondo il rapporto Biobank 2009<br />

n. o<strong>per</strong>atori<br />

2006<br />

n. o<strong>per</strong>atori<br />

2008<br />

Var. %<br />

06-08<br />

Gruppi d’acquisto 288 479 + 66%<br />

Aziende con vendita diretta 1.324 1.943 + 47%<br />

Agriturismi 839 1.178 + 40%<br />

E-commerce 79 110 +39%<br />

Mense scolastiche 658 791 +20%<br />

Ristoranti 177 199 (*) +12%<br />

Mercatini 193 208 + 8%<br />

Negozi 1.094 1.114 +2%<br />

(*) esclusi quelli in agriturismo<br />

Fonte TuttoBio 2009<br />

Per quel<strong>lo</strong> che riguarda la grande distribuzione, si assiste a trend diversi.<br />

Mentre Coop e Auchan aumentano il numero di referenze, che oggi sono 339 <strong>per</strong> la<br />

Coop 32 e 120 <strong>per</strong> Auchan (pari rispettivamente al 10% e 20% in più rispetto al<br />

2004), Carrefour passa a 193 referenze, con una diminuzione del 12%, mentre<br />

Esselunga le dimezza (oggi sono 250 rispetto a 500 del 2004) 33 .<br />

7.2.2 Evoluzione e diversificazione delle tendenze di consumo<br />

Diversi studi hanno messo in luce chiaramente quali sono i fattori che<br />

motivano i consumatori all’acquisto di prodotti bio<strong>lo</strong>gici: la cura della propria<br />

salute, la paura della presenza di sostanze chimiche dannose nel cibo<br />

convenzionale, un’attenzione <strong>per</strong> gli aspetti nutrizionali, il gusto, la sicurezza<br />

alimentare (elemento di particolare importanza in momenti di crisi sanitarie come<br />

nel caso della BSE e dell’afta epizootica), la sensibilità <strong>per</strong> l’ambiente, il territorio,<br />

il benessere animale (Hughner et al. 2007). Ana<strong>lo</strong>gamente, sono ormai ampiamente<br />

noti i fattori che ne frenano i consumi: i prezzi, <strong>lo</strong> scetticismo nei confronti dei<br />

marchi bio<strong>lo</strong>gici, un insufficiente livel<strong>lo</strong> di promozione, la soddisfazione nei<br />

confronti del cibo convenzionale, la presenza di difetti estetici nei prodotti<br />

bio<strong>lo</strong>gici.<br />

32 Di cui 23 baby food con il marchio “Crescendo” e 5 da Fair Trade, con il marchio “Solidal”, con un fatturato<br />

2008 di 76.4 milioni di euro (+7.3%), pari al 4% delle sue vendite alimentari.<br />

33 Nella grande distribuzione il bio<strong>lo</strong>gico nel 2008 aveva mostrato <strong>per</strong>formance più favorevoli rispetto al resto dei<br />

prodotti alimentari, anche in un contesto economico non positivo, segnando un +5.4%. Nel primo semestre<br />

2009, la <strong>per</strong>formance è stata anche su<strong>per</strong>iore, con un aumento di vendite in va<strong>lo</strong>re del 7.4% e in volume<br />

dell’8.5% (il che non significa che i prezzi siano scesi, ma so<strong>lo</strong> che il consumatore bio<strong>lo</strong>gico ha riorientato la<br />

spesa: invece di acquistare il pane, acquista la farina e prepara il pane direttamente con le apposite<br />

apparecchiature).<br />

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