Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
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1. Gli Stati generali del bio<strong>lo</strong>gico<br />
Carla Abitabile, Istituto Nazionale di Economia Agraria<br />
1.1. INTRODUZIONE<br />
L’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica rappresenta oggi uno dei comparti più dinamici del<br />
panorama agrico<strong>lo</strong> sia <strong>per</strong> la rapida crescita che <strong>lo</strong> ha caratterizzato, sia <strong>per</strong><br />
l’interesse che suscita in virtù della sua valenza ambientale e sociale. E’ soprattutto<br />
grazie a questa dinamicità che il comparto non è più considerato di nicchia, a<br />
dispetto dei numeri assoluti del bio<strong>lo</strong>gico che a tutt’oggi sono piuttosto contenuti<br />
rispetto al settore primario nel suo complesso.<br />
Il dibattito sulla dimensione del bio<strong>lo</strong>gico rimane comunque a<strong>per</strong>to e<br />
riguarda piani diversi. A livel<strong>lo</strong> pubblico si pone innanzitutto il problema della<br />
relazione tra dimensione ed efficacia ambientale: quale estensione deve assumere il<br />
bio<strong>lo</strong>gico <strong>per</strong>ché abbia un effetto significativo in termini di benefici ambientali? A<br />
questo quesito non è facile dare risposta, sia <strong>per</strong>ché la quantificazione degli effetti<br />
ambientali del metodo è ancora oggetto di studio e approfondimento, sia <strong>per</strong>ché i<br />
termini del confronto stanno aumentando rispetto alla, forse semplicistica,<br />
dicotomia bio<strong>lo</strong>gico-convenzionale di solito considerata: la maggiore attenzione<br />
che la politica riserva alla dimensione ambientale e che è trasferita sul piano<br />
o<strong>per</strong>ativo tramite strumenti diversi, si traduce in una realtà agricola variegata,<br />
rappresentata da modelli produttivi a diverso contenuto di sostenibilità ambientale<br />
(tra cui l’agricoltura integrata) con cui il bio<strong>lo</strong>gico va posto a confronto <strong>per</strong> poter<br />
verificare il gradiente del settore in termini di impatto ambientale.<br />
L’elemento dimensionale del bio<strong>lo</strong>gico è d’altro canto strettamente collegato<br />
a quel<strong>lo</strong> politico, soprattutto in virtù dell’importanza che l’intervento a sostegno<br />
dell’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica ha avuto nel tempo e che ne ha configurata l’attuale<br />
forma. Sempre con riferimento al piano pubblico, un’altra questione rilevante<br />
riguarda quindi il costo di tale politica, in termini sia assoluti, considerando le<br />
risorse complessivamente impiegate, sia relativi, valutando l’efficienza comparata<br />
tra diversi metodi produttivi e/o diversi strumenti di politica (costo opportunità). La<br />
valutazione del costo, in ogni caso, dovrebbe tener conto dei benefici pubblici<br />
prodotti dall’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica, di cui la dimensione ambientale rappresenta la<br />
componente forse più facilmente riconoscibile, ma non l’unica.<br />
Anche la componente sociale - che completa la triade della sostenibilità,<br />
insieme con quella economica e quella ambientale - andrebbe considerata nel<br />
valutare i benefici pubblici dell’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica. Ci si riferisce qui al carattere<br />
sociale intrinseco del bio<strong>lo</strong>gico, ben rappresentato in uno dei principi cardine di<br />
questo metodo produttivo (Ifoam, 2005), quel<strong>lo</strong> dell’equità, in particolare, che pone<br />
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