28.10.2014 Views

Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...

Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...

Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Si pone qui un problema di coerenza fra obiettivi e motivazioni delle<br />

politiche da una parte e strumenti utilizzati dall’altra. Se infatti l’obiettivo è quel<strong>lo</strong><br />

ambientale, un’azione pubblica coerente dovrebbe porsi, almeno concettualmente,<br />

il problema di commisurare il va<strong>lo</strong>re del sussidio a quel<strong>lo</strong> dell’effetto ambientale<br />

prodotto. Dal punto di vista del benessere generale, infatti, l’azione pubblica si<br />

giustifica se il va<strong>lo</strong>re degli effetti positivi prodotti dalla misura è su<strong>per</strong>iore ai costi<br />

necessari <strong>per</strong> produrli. In realtà, i sussidi attualmente sono orientati piuttosto a<br />

colmare la differenza di costi di produzione fra bio<strong>lo</strong>gico e convenzionale: l’art. 39<br />

del Reg. Ce 1698/05 indica esplicitamente che i pagamenti “sono versati<br />

annualmente <strong>per</strong> compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno derivanti<br />

dall'impegno assunto”. In linea di principio, se l’obiettivo è quel<strong>lo</strong> ambientale, la<br />

questione della differenza di costi si dovrebbe porre so<strong>lo</strong> in relazione all’efficacia<br />

dell’azione, cioè in relazione alla capacità della misura di raggiungere un obiettivo<br />

definito. Se ad esempio si volesse ottenere un certo aumento della su<strong>per</strong>ficie<br />

bio<strong>lo</strong>gica, determinare il differenziale di costi potrebbe essere necessario <strong>per</strong><br />

stabilire il livel<strong>lo</strong> di pagamento necessario <strong>per</strong> indurre gli agricoltori ad effettuare<br />

la conversione desiderata. Tuttavia, anche nella situazione legislativa presente ci<br />

sarebbero spazi <strong>per</strong> le Regioni <strong>per</strong> commisurare maggiormente i pagamenti agli<br />

effetti ambientali prodotti. Ad esempio, alcune Regioni hanno stabilito criteri di<br />

ammissibilità o di priorità diversi in relazione alle priorità ambientali che si sono<br />

date, ad esempio su base zonale (Caril<strong>lo</strong>, 2008).<br />

In secondo luogo, l’azione pubblica dovrebbe porsi il problema del modo più<br />

efficiente <strong>per</strong> ottenere gli effetti positivi in questione. Ad esempio, è poco<br />

giustificabile un pagamento <strong>per</strong> effetti ambientali che sarebbero stati prodotti anche<br />

in assenza del pagamento stesso. Più in generale, anche accettando il principio<br />

della compensazione delle differenze di costi, sono possibili sovra e sottocompensazioni<br />

delle differenze di costi, che possono rendere meno efficiente l’uso<br />

delle risorse pubbliche. I dati sui risultati economici delle aziende bio<strong>lo</strong>giche<br />

piemontesi presentati sopra mostrano d’altronde che i sussidi non sono<br />

indispensabili <strong>per</strong>ché alcune aziende siano redditizie, mentre <strong>per</strong> altre non sono<br />

sufficienti a renderle competitive. Ma miglioramenti dell’efficienza dell’intervento<br />

sono possibili anche con la legislazione attuale: ad esempio, <strong>lo</strong> stesso regolamento<br />

1698/05 indica la possibilità di indire aste pubbliche <strong>per</strong> la realizzazione di<br />

contratti agro ambientali, e questa modalità potrebbe <strong>per</strong>mettere di evitare le sovracompensazioni<br />

e le relative <strong>per</strong>dite di risorse pubbliche (Povellato e Trisorio,<br />

2005).<br />

Un’ulteriore osservazione a proposito delle politiche pubbliche riguarda il<br />

compito dell’o<strong>per</strong>atore pubblico di favorire l’incontro fra domanda ed offerta. Gli<br />

interventi previsti in funzione di questo obiettivo sono piuttosto limitati: fra gli<br />

interventi del regolamento 1698/05 cui potrebbe in qualche modo essere attribuito<br />

questo scopo vi sono infatti so<strong>lo</strong> la misura <strong>per</strong> la “Partecipazione degli agricoltori<br />

125

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!