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Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...

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da buone dimensioni aziendali, variabilità delle specie allevate, estensivazione<br />

della tecnica di allevamento e presenza di trasformazione aziendale. Al fine di<br />

aumentare il reddito aziendale, appaiono determinanti la dimensione del processo<br />

produttivo, l’impostazione organizzativa e la tecnica di allevamento. Gli allevatori<br />

bio<strong>lo</strong>gici dovrebbero disporre di su<strong>per</strong>fici su<strong>per</strong>iori alla media <strong>per</strong> compensare la<br />

minore produttività foraggera. Infine, alcuni ordinamenti produttivi (es. i bufali da<br />

latte) soffrono i vincoli previsti dalla normativa attuale in merito alla formulazione<br />

della razione, anche se gli aspetti qualitativi del prodotto (es. profi<strong>lo</strong> acidico)<br />

sembrano compensare la minore produzione. Tuttavia, l’assenza di un mercato <strong>per</strong><br />

il latte bufalino bio<strong>lo</strong>gico penalizza fortemente il settore, <strong>per</strong> cui il prezzo di<br />

vendita di riferimento è quel<strong>lo</strong> del latte convenzionale (Di Francia et al., 2009).<br />

4.3. METODOLOGIA<br />

Il Gruppo tematico “Tecniche” era costituito da tre tipo<strong>lo</strong>gie di Focus group:<br />

a) il Core Group, b) i partecipanti ai Workshop territoriali e c) i partecipanti al<br />

Forum online del Progetto. Per la descrizione degli obiettivi e dell’organizzazione<br />

generale dei diversi focus group si rimanda alla parte generale di descrizione del<br />

progetto disponibile nel capito<strong>lo</strong> 1.<br />

Il Core Group era costituito da es<strong>per</strong>ti del mondo del bio<strong>lo</strong>gico appartenenti<br />

a diverse categorie professionali, riunitisi due volte a Roma, presso la sede INEA<br />

(21 maggio e 30 settembre 2009). Durante la prima riunione sono state discusse –<br />

in una sessione di brainstorming – le cinque tematiche identificate nella relazione<br />

introduttiva presentata dal rapporteur a Padova al convegno di a<strong>per</strong>tura degli Stati<br />

Generali del Bio<strong>lo</strong>gico 2009 e successivamente rifinite dai commenti del<br />

discussant. L'analisi della letteratura sviluppata nel paragrafo 6.2 ha ulteriormente<br />

approfondito le cinque tematiche, suddivise in sottoparagrafi, evidenziando i<br />

risultati raggiunti dalla ricerca sui vari argomenti. Al termine del brainstorming, i<br />

membri del Core Group hanno identificato i due principali colli di bottiglia che<br />

ostacolano <strong>lo</strong> <strong>sviluppo</strong> dell’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica in Italia e le tre priorità di ordine<br />

tecnico necessarie <strong>per</strong> migliorare la situazione del settore. Per quanto riguarda i<br />

colli di bottiglia, questi potevano essere anche riferiti ad aspetti non direttamente<br />

<strong>per</strong>tinenti le tecniche agro-zootecniche.<br />

I tre workshop territoriali (Padova, Firenze e Matera) sono stati condotti con<br />

ana<strong>lo</strong>ga modalità, raccogliendo <strong>per</strong> iscritto le indicazioni sui colli di bottiglia e le<br />

priorità, oltre ad informazioni sulla professione dei partecipanti, utilizzate <strong>per</strong><br />

analisi statistiche più approfondite. In virtù della scarsa partecipazione, i risultati<br />

del Forum online non sono stati considerati ai fini dell’analisi statistica dei risultati<br />

e delle successive elaborazioni.<br />

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