Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
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competizione sono destinate a crescere, infatti, il potere mediatico dell’industria e<br />
della distribuzione moderna rischia di massificare il prodotto bio<strong>lo</strong>gico.<br />
Intervenendo anche nel bio<strong>lo</strong>gico su leve di marketing tipiche delle produzioni<br />
convenzionali con grandi numeri - come il sottocosto o la promozione (il tre x due)<br />
sul punto di vendita - volte alla segmentazione del mercato e alla creazione di un<br />
numero elevato di posizioni di nicchia <strong>per</strong> livel<strong>lo</strong> di reddito, ne deriva uno<br />
“snaturamento” dei va<strong>lo</strong>ri nella <strong>per</strong>cezione che il consumatore ha del prodotto<br />
bio<strong>lo</strong>gico e della sua disponibilità a pagare un premium price <strong>per</strong> avere un prodotto<br />
con quei va<strong>lo</strong>ri (e quelle qualità).<br />
Fortunatamente il settore, in Italia, gode di una consapevolezza dei va<strong>lo</strong>ri del<br />
bio<strong>lo</strong>gico da parte di uno zocco<strong>lo</strong> duro di consumatori di tutte le classi sociali,<br />
anagrafiche ed economiche con un discreto tasso di crescita dei consumi bio<strong>lo</strong>gici:<br />
attualmente la spesa <strong>per</strong> prodotti bio<strong>lo</strong>gici pro-capite in Italia è stimata intorno ai<br />
51 euro/anno, la metà della Svizzera, che ha la spesa pro capite più elevata in<br />
Europa (Torazza, 2009). Il mercato tuttavia presenta margini di espansione tramite,<br />
ad esempio, un ampliamento della gamma dei prodotti, maggiori investimenti sulla<br />
politica di marca, l’aumento della penetrazione nella grande distribuzione associata<br />
(GDA) e la crescita dei canali commerciali rilevanti (negozi specializzati, vendita<br />
diretta, GDA).<br />
La realizzazione di un <strong>lo</strong>go nazionale <strong>per</strong> il bio<strong>lo</strong>gico potrebbe aprire una<br />
nuova frontiera nell’evoluzione della concorrenza delle produzioni agro-alimentari<br />
<strong>per</strong> va<strong>lo</strong>rizzare e dare riconoscibilità alla qualità dei prodotti bio<strong>lo</strong>gici italiani.<br />
Verrebbe così creata una nuova opportunità di comunicazione a tutti i livelli della<br />
filiera fino al consumatore finale, riducendo l’asimmetria informativa<br />
produttori/consumatori e contribuendo ad aumentare il peso del settore bio<strong>lo</strong>gico<br />
sui consumi domestici.<br />
In sintesi, gli obiettivi specifici del <strong>lo</strong>go nazionale <strong>per</strong> il bio<strong>lo</strong>gico si possono<br />
identificare in:<br />
- immediata identificazione del prodotto bio<strong>lo</strong>gico nazionale da parte del<br />
consumatore;<br />
- attestazione di conformità di elevati standard di qualità;<br />
- elevato livel<strong>lo</strong> di trasparenza e di informazione a tutti i livelli della filiera;<br />
- tutela dei produttori che utilizzano il <strong>lo</strong>go nazionale contro l’uso ingannevole o<br />
scorretto di marchi/diciture bio quando essi siano tale da indurre, nel<br />
consumatore, l’erronea convinzione che si tratti di un prodotto che ha origine in<br />
Italia.<br />
Il <strong>lo</strong>go potrebbe dare va<strong>lo</strong>re aggiunto al prodotto bio<strong>lo</strong>gico italiano,<br />
comunicando, ad esempio, il forte legame con il territorio, con le caratteristiche<br />
varietali e delle razze animali, con le pratiche agrarie e con le metodiche di<br />
trasformazione<br />
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