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Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...

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Decisamente di scarso rilievo <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori intervistati, a fronte di<br />

inevitabili aggravi economici, sono la presenza di certificazioni vo<strong>lo</strong>ntarie (3%) e<br />

l’eventuale ricorso all’analisi sensoriale e a panel di degustatori addestrati (2%).<br />

Secondo gli o<strong>per</strong>atori intervistati, l’attività di control<strong>lo</strong> di un possibile<br />

marchio bio<strong>lo</strong>gico nazionale dovrebbe essere commissionata principalmente agli<br />

attuali Organismi di control<strong>lo</strong> (48% delle risposte), alle strutture del Ministero delle<br />

politiche agricole, alimentari e forestali (35%), alle Regioni (13%) e alle aziende,<br />

attraverso l’autocertificazione (4%). Secondo il 78% degli o<strong>per</strong>atori, inoltre, gli<br />

oneri riguardanti gli accertamenti del sistema di control<strong>lo</strong>, conseguenti alla<br />

possibile adozione di un marchio bio<strong>lo</strong>gico, dovrebbero essere sostenuti dalle<br />

Regioni e/o dal Ministero (78%), e so<strong>lo</strong> <strong>per</strong> il 22% degli o<strong>per</strong>atori tali<br />

responsabilità dovrebbero essere sostenute dalle aziende in base alla <strong>per</strong>centuale<br />

sul fatturato del marchio.<br />

Tabella 9.8 - Nel caso dell'adozione di un marchio nazionale <strong>per</strong> i prodotti<br />

bio<strong>lo</strong>gici, quali dovrebbero essere i criteri distintivi del suo disciplinare?<br />

n. %<br />

So<strong>lo</strong> materia prima italiana 15 22<br />

Standard produttivi più rigorosi di quelli previsti dalla normativa europea 8 12<br />

Bassa impronta eco<strong>lo</strong>gica cic<strong>lo</strong> vita prodotto 7 10<br />

Azienda produttrice con sede in Italia 6 9<br />

Materia prima da varietà autoctone 5 8<br />

Maggiore frequenza visite ispettive 5 8<br />

Processi di trasformazione artigianali 4 6<br />

Imballaggi biodegradabili 4 6<br />

Azienda distributrice con sede in Italia 3 4<br />

Ricette tradizionali 3 4<br />

Almeno il 50% di ingredienti italiani 2 3<br />

Prodotto che sia anche DOP/IGP 2 3<br />

Certificazione ISO:9000, ISO:14001, EMAS 2 3<br />

Analisi sensoriale, panel degustatori addestrati 1 2<br />

Totale 67 100<br />

Il 31% dei soli intervistati che o<strong>per</strong>ano sul mercato del bio<strong>lo</strong>gico in qualità di<br />

distributore all’ingrosso o al dettaglio dichiara che non privilegerebbe prodotti<br />

corredati dall’eventuale marchio bio<strong>lo</strong>gico nazionale tra i prodotti da inserire nella<br />

propria gamma, l’8% certamente prediligerebbe tali prodotti mentre il 61% si<br />

dichiara incerto; di questi, il 75% è probabile che non preferisca i prodotti con il<br />

marchio nazionale ed il 25% è invece probabile che inserisca tali prodotti<br />

all’interno del proprio assortimento. Naturalmente, in un mercato di libera<br />

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