Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
un’ulteriore analisi SWOT <strong>per</strong> ciascuna delle due tipo<strong>lo</strong>gie, ritenendola un<br />
contributo utile alla discussione generale dei risultati degli Stati generali<br />
dell’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica (tab. 4.6 e 4.7).<br />
Naturalmente, è bene tener presente che in realtà esistono diversi livelli di<br />
transizione tra le due tipo<strong>lo</strong>gie e che il migliore approccio alla gestione tecnica<br />
delle colture e degli allevamenti bio<strong>lo</strong>gici è quel<strong>lo</strong> che si basa sulla definizione di<br />
una strategia basata sull’approccio agroeco<strong>lo</strong>gico che preveda – ove e quando<br />
necessario – anche l’utilizzo di mezzi tecnici “di sostituzione” a guisa di tattiche<br />
che affinano e migliorano la gestione.<br />
Tabella 4.6 - Analisi SWOT <strong>per</strong> la tipo<strong>lo</strong>gia “MULTIFUNZIONALE”<br />
Punti di forza (S)<br />
1. Ben allineata con gli attuali indirizzi della PAC.<br />
2. Forte legame con il territorio.<br />
3. Catalizzatrice <strong>per</strong> iniziative di filiera corta o cortissima<br />
(ripristino del legame tra città e campagna).<br />
4. Promuove il recu<strong>per</strong>o dell’agrobiodiversità (es. vecchie<br />
varietà o razze).<br />
5. E’ indirizzata verso la riduzione degli input (approccio<br />
agroeco<strong>lo</strong>gico).<br />
6. <strong>Le</strong>gata all’immagine olistica dell’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica,<br />
che sposa qualità del prodotto e dell’ambiente ed equità<br />
sociale.<br />
Opportunità (O)<br />
1. Rappresentare il migliore model<strong>lo</strong> di agricoltura bio<strong>lo</strong>gica<br />
nell’ottica della mitigazione dei cambiamenti climatici.<br />
2. Riposizionare il va<strong>lo</strong>re della conoscenza (inclusa quella<br />
endogena) al centro della gestione degli agroecosistemi.<br />
3. Possibilità di creare reddito e imprese in territori<br />
marginali.<br />
4. Stimolare <strong>lo</strong> <strong>sviluppo</strong> di nuovi marchi e schemi di<br />
certificazione (di prodotto).<br />
5. Rappresentare il fulcro <strong>per</strong> <strong>lo</strong> <strong>sviluppo</strong> di nuove politiche<br />
territoriali integrate aggregando settori tradizionalmente<br />
separati (es. DG Agri, DG Env, DG Sanco).<br />
6. Sintonizzarsi con le nuove dinamiche sociali postmoderne<br />
(es. downshifting).<br />
Punti di debolezza (W)<br />
1. Mal si adatta a dia<strong>lo</strong>gare con la<br />
GDO e con l’export.<br />
2. La prevalenza del sentimento<br />
bucolico (tra o<strong>per</strong>atori e<br />
consumatori) riduce l’importanza<br />
dell’aggiornamento tecnico.<br />
3. In alcune forme, si pone in<br />
contrapposizione all’approccio<br />
scientifico.<br />
Rischi (T)<br />
1. Se mal gestita, l’esp<strong>lo</strong>sione del<br />
fenomeno su larga scala potrebbe<br />
aprire la strada agli “agroecofurbi”.<br />
2. Rappresentare agli occhi<br />
dell’opinione<br />
pubblica<br />
esclusivamente un ritorno al<br />
passato.<br />
3. Scarsa a<strong>per</strong>tura verso le<br />
innovazioni.<br />
4. Prestarsi a iniziative <strong>per</strong> se <strong>lo</strong>devoli<br />
(es. agricoltura sociale) con l’unico<br />
obiettivo di ridurre il costo del<br />
lavoro aziendale.<br />
Sintesi: Questa tipo<strong>lo</strong>gia di agricoltura bio<strong>lo</strong>gica si inserisce pienamente negli<br />
attuali orientamenti della politica agricola comunitaria, che assegnano al settore<br />
70