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Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...

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e area della conoscenza (comunicazione, formazione, assistenza tecnica e ricerca)<br />

<strong>per</strong> consentire una lettura più agevole degli stessi rispetto all’approccio e ai risultati<br />

degli Stati generali. Si considerano le politiche messe in campo a livel<strong>lo</strong><br />

comunitario e nazionale e si riportano i tratti essenziali della politica di <strong>sviluppo</strong><br />

rurale a sostegno del settore a livel<strong>lo</strong> regionale, cercando soprattutto di evidenziare<br />

problemi e carenze, mentre si rimanda <strong>per</strong> gli approfondimenti alla letteratura<br />

disponibile.<br />

3.2. LA POLITICA COMUNITARIA<br />

Con la recente pubblicazione del reg. (CE) 834/2007 relativo alla produzione<br />

bio<strong>lo</strong>gica e all’etichettatura dei prodotti bio<strong>lo</strong>gici, si compie un passo decisivo <strong>per</strong><br />

la revisione della regolamentazione comunitaria in materia, revisione maturata nel<br />

corso degli anni di funzionamento del precedente reg. (CEE) n. 2092/91 e<br />

preannunciata dal Piano d’azione europeo <strong>per</strong> l’agricoltura bio<strong>lo</strong>gica e gli alimenti<br />

bio<strong>lo</strong>gici (Commissione Europea, 2004).<br />

3.2.1 Il Piano di azione europeo<br />

Secondo il Piano d’azione europeo, i presupposti della revisione risiedono in<br />

alcuni elementi problematici del comparto riferiti, in particolare, ai problemi di<br />

<strong>sviluppo</strong> duraturo del mercato del bio<strong>lo</strong>gico, alle difficoltà negli scambi<br />

intracomunitari dovuti alla presenza di impostazioni e regole difformi tra i Paesi,<br />

alla necessità di migliorare il rapporto con i consumatori sia <strong>per</strong> gli aspetti cognitivi<br />

relativi al settore sia <strong>per</strong> quelli legati alla sicurezza. Per quanto riguarda la<br />

produzione, si sottolinea la necessità di promuovere la ricerca al fine di introdurre<br />

innovazioni, soprattutto a livel<strong>lo</strong> di tecniche agricole e di trasformazione. Non<br />

viene invece dedicata particolare attenzione al sostegno pubblico al settore, se non<br />

rimarcando la possibilità di aumentare l’efficacia del sostegno esistente utilizzando,<br />

nell’ambito delle politiche nazionali <strong>per</strong> <strong>lo</strong> <strong>sviluppo</strong> rurale, oltre alle misure agroambientali,<br />

anche gli aiuti previsti nell’Asse 1 (investimenti, formazione, qualità,<br />

commercializzazione).<br />

Il Piano si concentra, dunque, su quattro aree di intervento: a) migliorare<br />

l’informazione; b) accrescere l’efficacia del sostegno pubblico; c) potenziare la<br />

ricerca; d) rafforzare le norme di produzione e il regime delle importazioni e dei<br />

controlli. Tuttavia, pur con le 21 azioni di cui si compone11, il Piano europeo non<br />

11 In particolare le 21 azione proposte vanno dalla realizzazione di campagne di informazione a livel<strong>lo</strong><br />

comunitario alla promozione dell’uso del <strong>lo</strong>go comunitario, dal sostegno all'introduzione dei nuovi sistemi<br />

qualità alla promozione della formazione e dell'educazione di tutti gli o<strong>per</strong>atori del settore, dalla<br />

incentivazione dei miglioramenti ambientali a lungo termine al miglioramento della distribuzione e della<br />

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