Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
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livelli di rischio simili attraverso mix diversi di fiducia <strong>per</strong>sonale e fiducia<br />
istituzionale. La commercializzazione a lunga distanza richiede forme di<br />
assicurazione molto diverse rispetto alla commercializzazione di prossimità. A<br />
fronte di questa differenza, le forme di certificazione e i relativi costi non sono<br />
sufficientemente diversificati. Ci sono spazi <strong>per</strong> affrontare questo problema?<br />
- In che modo legare sostegno al mercato e transizione tecno<strong>lo</strong>gica? La varietà<br />
delle tipo<strong>lo</strong>gie di consumatore a cui il prodotto bio<strong>lo</strong>gico può fare riferimento<br />
consente di pensare ad alcuni segmenti come i possibili motori di una transizione<br />
tecno<strong>lo</strong>gica, ovvero di un cambiamento delle basi conoscitive e dei principi sui<br />
cui basare le soluzioni tecniche e tecno<strong>lo</strong>giche ai problemi posti dalla società nei<br />
confronti delle produzioni agricole. Alcuni esempi all’estero mostrano grandi<br />
potenzialità <strong>per</strong> forme di comunicazione ed etichettatura che consentano al<br />
consumatore di identificare specifiche <strong>per</strong>formance eco<strong>lo</strong>giche del prodotto, e<br />
conseguentemente di esercitare una pressione sui produttori <strong>per</strong>ché migliorino<br />
ancora tali <strong>per</strong>formance. È del tutto evidente, infine, che la transizione<br />
tecno<strong>lo</strong>gica dipende fortemente dall’investimento in ricerca e dalla formazione.<br />
Sotto questo profi<strong>lo</strong> il recente documento IAASTD (McIntyre et al., 2009),<br />
prodotto con il concorso di un gran numero di organismi internazionali e con<br />
l’adesione formale di molti stati membri, afferma con forza la necessità di una<br />
radicale revisione degli attuali sistemi di conoscenza, nati in gran parte con la<br />
rivoluzione verde e fortemente condizionati da venti anni di liberalizzazione e<br />
ritiro dell’impegno del<strong>lo</strong> Stato nel settore.<br />
7.6 CONCLUSIONI<br />
Gli incontri del gruppo tematico ‘mercati’ degli Stati generali hanno<br />
consentito di identificare tre priorità generali su cui far convergere gli sforzi: a)<br />
coltivare la differenza del bio<strong>lo</strong>gico; b) rimuovere gli ostacoli alla crescita del peso<br />
del settore sull’economia agro-alimentare; c) affermare il diritto dei consumatori al<br />
bio<strong>lo</strong>gico. Nella tabella 7.4 abbiamo sintetizzato gli obiettivi intorno a cui gli<br />
strumenti di politica potrebbero essere mobilitati <strong>per</strong> <strong>per</strong>seguire in modo coerente<br />
le linee strategiche individuate. È importante sottolineare che il successo di una<br />
strategia di sostegno dipenderà in gran parte dall’integrazione di questi strumenti,<br />
che spesso fanno capo ad ambiti amministrativi diversi, in ambiti coerenti di<br />
programmazione su obiettivi chiaramente definiti.<br />
La prima linea suggerisce di investire, attraverso chiari indirizzi riguardo ai<br />
sentieri tecno<strong>lo</strong>gici e una coerente comunicazione, sul patrimonio di reputazione<br />
del settore come portatore di va<strong>lo</strong>ri e motore di una transizione verso la<br />
sostenibilità, patrimonio che tra l’altro consente di mantenere il necessario<br />
differenziale di prezzo nei confronti dei prodotti convenzionali. La chiave del<br />
successo del settore bio<strong>lo</strong>gico è quel<strong>lo</strong> di apparire come forza trasformatrice dei<br />
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