Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
4. Diversificazione delle produzioni.<br />
5. Riduzione dei costi nel medio-lungo <strong>per</strong>iodo.<br />
6. Creazione di filiere chiuse e riduzione dei<br />
prezzi <strong>per</strong> i prodotti <strong>per</strong> l'alimentazione umana.<br />
7. Indirizzare a una pratica agricola più<br />
rispondente alla tutela del territorio, anche con<br />
incentivi (nei PSR).<br />
8. Maggiore facilità di fornire servizi sociali<br />
(agricoltura multifunzionale).<br />
9. Definire nuove tipo<strong>lo</strong>gie di produzioni<br />
bio<strong>lo</strong>giche, magari normate da nuovi<br />
regolamenti.<br />
10. Sviluppo di marchi particolari che vadano<br />
anche oltre quel<strong>lo</strong> previsto dalla normativa CE.<br />
11. Usare la miglior qualità della gestione<br />
agronomica e del paesaggio aziendale come<br />
strumento di marketing.<br />
agroeco<strong>lo</strong>gico so<strong>lo</strong> <strong>per</strong> riscuotere i<br />
contributi.<br />
3. Nel lungo <strong>per</strong>iodo diminuzione<br />
dell’interesse alla gestione agroeco<strong>lo</strong>gica.<br />
4. Aumento dei costi.<br />
5. Aumento dell’impegno organizzativo<br />
aziendale.<br />
6. Impedisce la specializzazione aziendale.<br />
7. Perdita dei vantaggi del collegamento tra<br />
produzione agricola e GDO.<br />
Tema 2: Quali varietà coltivare in bio<strong>lo</strong>gico?<br />
La scelta della varietà coltivata rappresenta un aspetto molto importante di<br />
qualsiasi itinerario tecnico, ma nel bio assume una valenza particolare <strong>per</strong>ché la<br />
normativa impone (al netto delle deroghe) l'utilizzo di materiale di propagazione<br />
bio. Inoltre, le peculiarità dei sistemi bio (ad es. la rinuncia a concimi e<br />
agrofarmaci di sintesi e l'enfasi posta sulla qualità dei prodotti piuttosto che sulle<br />
rese) fa sì che le cultivar utilizzate in bio debbano possedere caratteristiche diverse.<br />
Nella tabella 4.2 è possibile osservare i risultati dell'analisi SWOT.<br />
Tabella 4.2 -<br />
bio<strong>lo</strong>gico<br />
Analisi SWOT sul tema del<strong>lo</strong> <strong>sviluppo</strong> di cultivar ad hoc <strong>per</strong> il<br />
Punti di forza (S)<br />
1. Cultivar più adatte all'approccio<br />
agroeco<strong>lo</strong>gico.<br />
2. Adattamento alle condizioni colturali e<br />
ambientali <strong>lo</strong>cali.<br />
3. Conservazione dell’agrobiodiversità.<br />
4. Cultivar particolari adattate ad ambienti<br />
diversi e <strong>per</strong> diverse produzioni sono<br />
Punti di debolezza (W)<br />
1. Limitazione degli sbocchi commerciali.<br />
2. Il mercato, soprattutto quel<strong>lo</strong> legato alla<br />
GDO, non le vuole.<br />
3. I consumatori sono legati a poche varietà e<br />
non comprano altro che quelle.<br />
4. Minor va<strong>lo</strong>re commerciale.<br />
5. Difficoltà negli investimenti (ditte<br />
62