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Le strategie per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. - Sistema d ...

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prevede specifici stanziamenti finanziari né indica un <strong>per</strong>corso preciso di<br />

attuazione, ponendosi in maniera complementare alle iniziative che ne possono<br />

derivare a livel<strong>lo</strong> nazionale12 e fornendo un inquadramento normativo favorevole<br />

al<strong>lo</strong> <strong>sviluppo</strong> del settore (Berardini et al, 2006). Alcuni autori (Vairo et al., 2008),<br />

nell’ambito di un progetto di ricerca europeo finanziato dal VI programma quadro,<br />

ne danno una prima valutazione (ex-ante) utilizzando i criteri messi a punto dalla<br />

stessa Commissione europea. Nella tabella seguente vengono riportati gli elementi<br />

di debolezza individuati e i relativi, possibili effetti. In particolare, rischi di<br />

implementazione vengono individuati nel potenziale conflitto di interessi delle<br />

<strong>lo</strong>bby convenzionali contro quelle bio<strong>lo</strong>giche che si tradurrebbe in una scarsità di<br />

risorse finanziarie <strong>per</strong> il settore (con l’impossibilità di attuare tutte le azioni<br />

previste), determinata anche dalla carenza di informazione/educazione sulle qualità<br />

del bio<strong>lo</strong>gico e sulle relative esigenze. Un ulteriore elemento di debolezza veniva<br />

identificato nell’inadeguato coinvolgimento degli stakeholder nel processo di<br />

implementazione dei Piani (scarsa capacity building).<br />

La maggior parte dei punti di debolezza riportati possono trovare riscontro<br />

anche nei singoli casi nazionali, andando anche al di là del contesto politico qui<br />

esaminato: vedremo più avanti che nella situazione italiana questi stessi elementi di<br />

debolezza sono considerati delle costanti nell’insieme dei problemi che affliggono<br />

il settore e sono alla base di molte delle proposte formulate negli Stati generali del<br />

bio<strong>lo</strong>gico.<br />

Tabella 3.1 - Potenziali elementi di debolezza del Piano di azione europeo<br />

Causa<br />

Interessi delle <strong>lo</strong>bby convenzionali contrapposti<br />

a quelle del bio<strong>lo</strong>gico<br />

Carenza di informazioni<br />

Ricerca non adeguatamente sviluppata<br />

Informazione e promozione inadeguata<br />

Movimenti del bio<strong>lo</strong>gico troppo deboli<br />

Mancato coinvolgimento degli stakeholders<br />

Priorità diverse tra Stati membri<br />

Interesse divergenti tra UE e Stati membri<br />

Fonte: riportata da Vairo et al. (2008)<br />

Effetto<br />

Carenza di risorse finanziarie<br />

Mancanza di interesse politico a supportare il<br />

bio<strong>lo</strong>gico<br />

Scarsa importanza data al bio<strong>lo</strong>gico<br />

Scarsa conoscenza del bio<strong>lo</strong>gico<br />

Capacità nulla di influenzare i Piani d'azione<br />

Carenza di capacity building<br />

Problemi di implementazione<br />

Regole e procedure inadeguate<br />

commercializzazione, dal potenziamento della formazione e della ricerca al rafforzamento dei principi e delle<br />

norme tecniche di produzione.<br />

12 In realtà, il Piano di azione europeo è successivo ad ana<strong>lo</strong>ghe iniziative di singoli Paese dell’Unione (tra cui<br />

Danimarca, Olanda, Inghilterra, Spagna) dove Piani nazionali <strong>per</strong> il bio<strong>lo</strong>gico erano già o<strong>per</strong>ativi al<br />

momento dell’emanazione di quel<strong>lo</strong> europeo.<br />

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