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Consumi e distribuzione

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<strong>Consumi</strong> e <strong>distribuzione</strong>. Rapporto Coop 2016<br />

cato e per la pulizia della casa liberi da sostanze nocive di derivazione chimica.<br />

Secondo le informazioni raccolta da Nomisma, la maggior parte dei consumatori<br />

(65%) dichiara di aver acquistato nell’ultimo anno prodotti per la cura<br />

del corpo e l’igiene personale contenenti ingredienti naturali, ecologici o biologici,<br />

mentre nel carrello della spesa del 40% delle famiglie italiane sono finiti<br />

detergenti per la pulizia della casa e cosmetici di tipo “green”.<br />

Figura 2.41 La cura del corpo e della casa si fa verde<br />

(% consumatori che hanno effettuato almeno un acquisto di prodotti naturali/ecologici)<br />

Prodotti per la cura della persona 64%<br />

Detergenti per la pulizia della casa 40%<br />

Cosmetici 39%<br />

Prodotti per l’igiene orale 37%<br />

Prodotti per il bucato 34%<br />

Abbigliamento in fibre biologiche 4%<br />

Fonte: REF Ricerche su dati SANA-Nomisma<br />

Oltre che per la bellezza e la cura della casa, il fenomeno nuovo è la ricerca<br />

di merceologie a basso impatto ambientale anche in altri ambiti di spesa, ad<br />

esempio l’abbigliamento e l’arredamento. Anche in questo campo la predisposizione<br />

al cambiamento da parte del consumatore italiano risulta la più<br />

pronunciata di tutta Europa: oltre l’80% della popolazione (dati Ispo per la<br />

Lega Anti Vivisezione) ritiene immorale indossare pelle, pellicce e piume, così<br />

come la più moderna frontiera del design per interni prevede la sperimentazione<br />

di arredi ecologici per la casa e l’ufficio, costruiti con materiali riciclati ad<br />

impatto zero.<br />

2.10 Lo smartphone, il miglior amico degli italiani<br />

La vita quotidiana degli italiani è sempre più connessa: tecnodipendenti,<br />

gli italiani sono innamorati del proprio smartphone. Una passione da cui non<br />

riescono ad affrancarsi. Consultare il cellulare è il primo gesto che compiamo<br />

la mattina e l’ultimo alla sera, tanto da diventarne quasi ostaggio. Secondo una<br />

ricerca condotta dall’Ofcom, l’Autorità per le telecomunicazioni della Gran<br />

Bretagna, gli italiani primeggiano in tutte le classifiche europee: controlliamo<br />

il nostro telefonino entro 22 minuti dal risveglio e fino a 30 minuti prima di<br />

andare a dormire. Più compulsivi di noi, ma occorre spostarsi di decine di migliaia<br />

di chilometri, solo i giapponesi, che appena svegli ci battono giusto di<br />

un paio di minuti.<br />

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