Consumi e distribuzione

Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2016
e contenere il riscaldamento globale, limitando la crescita della temperatura
media globale entro i 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre industriali. In questo
contesto i Paesi avanzati, Italia compresa, saranno chiamati a partire dal
2020 ad erogare complessivamente 100 miliardi di euro l’anno per promuovere
le tecnologie a basso impatto e decarbonizzare progressivamente l’economia.
Figura 2.34 Minori consumi di energia: gli italiani investono in lampadine “green”
(% famiglie che hanno effettuato investimenti negli ultimi 5 anni per ridurre le spese per consumi
energetici, per finalità d’uso)
Fonte: REF Ricerche su dati Istat
Illuminazione 54,1%
Riscaldamento dell'abitazione 21,4%
Riscaldamento dell'acqua 15,3%
Aria condizionata 9,7%
Figura 2.35 Nuovi occupati “green”: la top ten delle città italiane
(Numero lavoratori)
1 Milano 11.450
2 Roma 8.060
3 Napoli 2.860
4 Torino 3.110
5 Bari 1.510
6 Brescia 1.160
7 Firenze 1.340
8 Bergamo 1.470
9 Bologna 1.780
10 Padova 1.140
Fonte: Fondazione Symbola, Unioncamere
Nel corso degli ultimi anni il nostro Paese ha sensibilmente migliorato la
propria performance ambientale, con benefici ascrivibili ai diversi ambiti: secondo
dati Unioncamere e Fondazione Symbola, la “green economy” rappresenta
il 10,3% dell’economia nazionale, produce valore aggiunto per oltre 102
miliardi di euro ed occupa complessivamente quasi 3 milioni di addetti, circa il
13% della forza lavoro.
Con queste premesse l’Italia si candida quindi ad assumere un ruolo di leadership
nel contesto europeo con specifico riferimento ad alcuni campi dello
sviluppo sostenibile: uno “spread verde” che ci pone alla testa della graduatoria
comunitaria per alcuni indicatori. Ciò vale sia per il sistema produttivo che
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