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Consumi e distribuzione

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<strong>Consumi</strong> e <strong>distribuzione</strong>. Rapporto Coop 2016<br />

modelli professionali arrivano a diverse decine di migliaia di euro), essi vengono<br />

utilizzati per realizzare video e foto in quota o sott’acqua o per ammirare<br />

il panorama sottostante. In crescita, nello specifico, le vendite di droni con<br />

funzionalità “follow me”, che si servono della tecnologia Gps integrata nello<br />

smartphone per seguire in autonomia il proprio pilota: la loro incidenza ha<br />

raggiunto il 40% del valore dell’intero comparto, che si attesta non lontano<br />

dai 50 milioni di euro l’anno. Rispondono alla stessa filosofia di integrazione<br />

uomo-macchina anche i dispositivi della realtà aumentata (occhiali, caschetti<br />

con visori), che simulano una esperienza, rendendola da virtuale al limite del<br />

reale, e per l’appunto amplificano una percezione mediante l’aggiunta di informazioni:<br />

nel 2016 nel mondo è prevista una vendita di 1,4 milioni di questi<br />

dispositivi, mentre nel 2017 la cifra supererà i 6 milioni.<br />

Riquadro 3.4 – I consumi “gratuiti” valgono 20 miliardi di euro<br />

Oltre ad aver stabilmente interiorizzato un orientamento all’acquisto più sobrio,<br />

non si deve sottovalutare lo sconvolgimento che la tecnologia ha prodotto nella<br />

quotidianità degli italiani. Oggi, contrariamente al passato, il consumo non dà<br />

sempre luogo ad una transazione di tipo monetario bensì spesso si conclude<br />

con un click o con l’installazione di una applicazione digitale: la novità più importante<br />

del modello attuale riguarda la diffusione crescente di servizi “gratuiti”<br />

che contribuiscono a spiazzare i tradizionali servizi a pagamento.<br />

Vista da questa insolita prospettiva, la passione degli italiani per lo smartphone<br />

e le applicazioni tecnologiche li rende i più “portoghesi” d’Europa.<br />

Le nuove forme di gratuità del consumo stanno investendo diversi ambiti della<br />

spesa delle famiglie, dalle comunicazioni all’informazione, dal tempo libero ai<br />

servizi personali. La peculiarità sta nel fatto che l’emersione di nuove risorse<br />

non viene reinvestita in consumi prima inaccessibili, bensì tende a restare nella<br />

disponibilità delle famiglie. Una rapida carrellata può essere utile per meglio<br />

comprendere il fenomeno: l’affermarsi di applicazioni di messaggistica istantanea<br />

che operano grazie alla connessione internet (WhatsApp, Viber, Skype) ha<br />

reso obsoleti i “vecchi” sms: secondo stime di Assotelecomunicazione, nell’ultimo<br />

triennio i costi della telefonia mobile (voce e messaggi) si sono dimezzati,<br />

con un risparmio di circa 80 euro l’anno a persona.<br />

Del resto, come ha confermato recentemente l’Agcom, gli italiani sono tra i primi<br />

in Europa per utilizzo dei servizi di messaggistica istantanea, soprattutto tra<br />

le fasce più giovani della popolazione, con un numero di utenti che entro il 2018<br />

dovrebbe raggiungere i 57 milioni di individui.<br />

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