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4. Nel carrello salute e sperimentazione<br />
ormoni o altre sostanze che stimolino artificialmente la crescita e la produzione<br />
di latte dei capi di allevamento). In altri termini, adottare una produzione<br />
di tipo biologico significa sottrarsi allo sfruttamento intensivo delle risorse<br />
naturali, in particolare del suolo, dell’acqua e dell’aria, utilizzando invece tali<br />
risorse all’interno di un modello di sviluppo sostenibile.<br />
Peraltro, a conferma che l’alimentare è il laboratorio dove gli italiani sperimentano<br />
l’innovazione delle loro scelte di consumo prima di estenderle anche<br />
alle altre merceologie, i consumi biologici non riguardano più soltanto l’alimentazione<br />
ma si estendono oramai anche ai prodotti per l’igiene e la cura<br />
della casa, all’abbigliamento e all’arredamento e agli articoli per la casa.<br />
Occorre inoltre considerare che l’universo dei prodotti bio accoglie in sè non<br />
solo le caratteristiche del rigido disciplinare di produzione agricola e industriale<br />
ma accoglie in sè molte dei più recenti trend di consumo.<br />
Appare sempre più, infatti, un prerequisito per quei prodotti che danno risposta<br />
alle mille nicchie della società “liquida”. Sono biologici la maggior parte<br />
dei prodotti vegani, dei prodotti per i consumatori allergici e intolleranti, di<br />
molti prodotti dietetici e di quelli salutistici. Ed è proprio a partire dagli scaffali<br />
della <strong>distribuzione</strong> specializzata nei prodotti biologici che è iniziata la recente<br />
ascesa dei supercibi.<br />
La stessa minore quota della grande <strong>distribuzione</strong> in questo comparto rispetto<br />
alla media del comparto alimentare può essere considerata una ulteriore<br />
conferma della capacità della filiera biologica di saper cogliere in anticipo i<br />
bisogni e le richieste della parte più avanzata del mercato.<br />
Riquadro 4.2 – Gli italiani e il nuovo trend del cibo “senza”<br />
In Italia è boom dell’ “altro cibo”: pillole, barrette, budini, frullati, zuppe e beveroni,<br />
cibi sostitutivi che limitano l’apporto calorico, garantiscono l’assunzione<br />
ottimale di vitamine e sali minerali e possiedono evidenti vantaggi in termini<br />
di conservabilità e rapidità di preparazione: rimpiazzare qualche pasto con bevande<br />
o barrette dolci, magari lo spuntino o il pranzo sul posto di lavoro o in<br />
viaggio, può essere utile per combattere le tentazioni e ovviare a qualche errore<br />
dietetico, più frequente quando si mangia alla mensa o al bar.<br />
In questo contesto, l’Italia è il Paese leader in Europa per dimensioni, crescita<br />
e articolazione del mercato degli integratori. La loro diffusione sta progressivamente<br />
configurando un consumo di massa, in virtù della capacità di rispondere<br />
efficacemente alle aspettative di un consumatore con esigenze di salute sempre<br />
più evolute. Conteggiando il complesso delle farmacie e dei punti vendita della<br />
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