04.01.2017 Views

Consumi e distribuzione

2j834fy

2j834fy

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Consumi</strong> e <strong>distribuzione</strong>. Rapporto Coop 2016<br />

Ue sono appena sufficienti ad assicurare il galleggiamento. Tra i fattori che<br />

stanno muovendo l’opinione pubblica nel vecchio continente vi è certamente<br />

la questione dei rifugiati. I migranti sono percepiti come una fonte di precarietà<br />

per le classi più disagiate, in termini di competizione rispetto alle risorse<br />

disponibili per la spesa sociale e di concorrenza fra lavoratori per le mansioni<br />

meno “skilled”. D’altra parte, i dati mostrano che la tendenza più significativa<br />

non è quella dei flussi verso l’Italia, ma quella dell’abbandono del nostro Paese<br />

da parte di molti lavoratori, italiani e stranieri.<br />

Le chances di ripresa vanno ricercate negli sviluppi della tecnologia.<br />

Genetica, robotica, nanotecnologie, energie rinnovabili: sono questi i settori<br />

del futuro che presto rivoluzioneranno la manifattura. Cambierà il modo di<br />

produrre e il bisogno di professionalità elevate, ma saranno penalizzati i lavoratori<br />

con qualifiche intermedie.<br />

1.2 Lo scenario internazionale<br />

All’inizio del 2015, dopo diversi anni di gravi difficoltà, il quadro macroeconomico<br />

internazionale aveva iniziato ad assumere un’intonazione decisamente<br />

favorevole. Un complesso di circostanze si erano orientate a sostegno della<br />

crescita, determinando una combinazione di eventi per molti versi eccezionale<br />

e non facilmente ripetibile. Il crollo del petrolio, l’accelerazione della crescita<br />

globale, trainata dagli Stati Uniti, e la politica monetaria ultra-espansiva della<br />

Banca centrale europea (Bce), l’indebolimento dell’euro e il fermento dei<br />

mercati azionari erano i principali tasselli di un mosaico che pareva comporsi<br />

disegnando la prospettiva di una fase di crescita robusta anche per l’economia<br />

italiana.<br />

Dalla metà del 2015 le condizioni dell’economia globale hanno però iniziato<br />

a modificarsi. A un andamento più incerto dei mercati finanziari si sono sommate<br />

nuove difficoltà di carattere economico e politico.<br />

Lo spartiacque è stato lo scoppio della bolla sul mercato azionario cinese<br />

nell’agosto 2015. Da allora il quadro dei paesi emergenti si è caratterizzato per<br />

una intensa fuoriuscita di capitali e da tensioni sulle valute. Le economie emergenti<br />

hanno quindi registrato una decelerazione dei ritmi di crescita, piuttosto<br />

marcata sino alla metà del 2016. Hanno frenato anche i paesi produttori di<br />

materie prime, colpiti dalla caduta delle quotazioni: una contrazione pesante<br />

del Pil ha caratterizzato Brasile e Russia. Pesanti perdite in borsa hanno quindi<br />

caratterizzato tutte le compagnie del ramo energetico.<br />

La crescita globale è quindi risultata nel complesso relativamente debole,<br />

[ 16 ]

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!