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Consumi e distribuzione

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2. La metamorfosi delle famiglie italiane<br />

persone sole con più di 64 anni (46% della spesa, se in coppia). La riduzione<br />

del bisogno di mobilità, motivata dal ritiro dall’attività lavorativa, e la minore<br />

importanza riservata al modo di abbigliarsi, individuano gli ambiti privilegiati<br />

delle economie di spesa rispetto alle generazioni più giovani.<br />

Con l’avanzare dell’età e con il diminuire delle esigenze di carattere culturale<br />

e ricreativo personali cresce la spesa destinata alle persone esterne al nucleo<br />

familiare, che prende la strada dei regali ai nipoti o di donazioni e beneficienze<br />

a organizzazioni senza scopo di lucro.<br />

Una recente indagine della Commissione Europea misura la capacità delle<br />

persone più avanti con l’età di continuare ad offrire un contributo lavorativo o<br />

di volontariato, e di vivere in modo sano e indipendente i loro anni. In questa<br />

graduatoria di “invecchiamento attivo” l’Italia si posiziona a mezza classifica,<br />

sulla media Ue, superata da Germania, Francia e dai paesi del Nord Europa,<br />

grazie all’impegno sociale, al sostegno offerto nell’ambito familiare e al volontariato.<br />

Per impegno nelle attività del sociale gli italiani agé sono superati in<br />

Europa solo dall’Irlanda.<br />

Figura 2.24 Anziani italiani vs anziani europei: i nordici i più attivi<br />

(Posizionamento nella graduatoria europea, Active Aging Index)<br />

SVEZIA<br />

DANIMARCA<br />

OLANDA<br />

2° 1° 3°<br />

ITALIA<br />

14°<br />

Fonte: REF Ricerche su dati Commissione Europea<br />

2.7 L’Italia diventa più “rosa”<br />

L’Italia non è ancora il Paese delle pari opportunità, ma almeno non è più<br />

quello delle discriminazioni.<br />

È un Paese in cammino, che aspira alla modernità e dove si è finalmente<br />

intrapresa la via della riconciliazione dei divari di genere: l’ultima edizione del<br />

“Global gender gap report” documenta una risalita importante dell’Italia, tale<br />

da guadagnare solo nell’ultimo anno quasi 30 posizioni (dal 69esimo al 41esimo<br />

posto, il miglioramento più significativo a livello mondiale).<br />

I passi in avanti sono in larga parte da attribuire all’evoluzione normativa<br />

che ha accompagnato i tempi più recenti: in particolare, ha contribuito per prima<br />

a costruire un “modello Italia” la Legge 215/2012, che ha previsto che nelle<br />

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