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Consumi e distribuzione

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<strong>Consumi</strong> e <strong>distribuzione</strong>. Rapporto Coop 2016<br />

successivi ha invece portato la <strong>distribuzione</strong> dei redditi delle famiglie italiane a<br />

peggiorare costantemente.<br />

Figura 1.17 Con la crisi si amplificano le distanze nei redditi<br />

(Rapporto fra il reddito del primo e dell’ultimo decile della <strong>distribuzione</strong> dei redditi)<br />

11<br />

10,9<br />

10,4<br />

10,5<br />

10<br />

9,6<br />

9<br />

1995<br />

2000<br />

2005<br />

2010<br />

Fonte: REF Ricerche su dati Ocse<br />

1.9 I divari sociali sono soprattutto generazionali<br />

L’aumento delle disuguaglianze tende anche a caratterizzarsi per l’apertura<br />

dei divari generazionali.<br />

Il peggioramento dei redditi da lavoro, dei giovani in particolare, unito<br />

all’invecchiamento della popolazione, e al crescente numero di pensionati, il<br />

cui reddito è maggiormente al riparo del ciclo economico, sono fra le cause<br />

dell’aumento delle distanze che separano i giovani dagli anziani.<br />

Se da un lato il reddito delle famiglie con capofamiglia anziano (oltre i 64<br />

anni) ha continuato a crescere negli anni recenti, quello delle famiglie giovani<br />

è tornato a livelli inferiori a quelli di fine anni ‘70. Il rapporto fra redditi degli<br />

over 64 e quello dei under 35 è così passato da 1:2 di fine anni ‘70 alla parità.<br />

Anziani e giovani guadagnano in modo uguale, con la conseguenza di mettere<br />

in crisi tutto il ciclo vitale.<br />

Oggi i giovani tra i 25 e i 29 anni percepiscono uno stipendio del 9% inferiore<br />

rispetto ai loro genitori quando avevano la stessa età e del 19% in meno dei<br />

coetanei negli anni Ottanta.<br />

Le difficoltà economiche rendono i giovani sempre più incerti rispetto al<br />

proprio futuro e meno propensi a fare progetti per la propria famiglia, come testimonia<br />

l’aumento al 66% della quota degli italiani che ritiene inutile prendere<br />

decisioni impegnative per sé e la propria famiglia, rispetto al 54% del 2008.<br />

E questo è uno degli aspetti che pesano sulla bassa natalità. Peraltro, le differenze<br />

territoriali si ripercuotono anche sulla concentrazione dei redditi: nel<br />

[ 36 ]

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