Consumi e distribuzione

Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2016
coinvolte in misura maggiore le famiglie numerose e quelle i cui componenti
hanno titoli di studio più bassi e naturalmente quelle i cui membri sono disoccupati.
Figura 1.14 Distribuzione geografica dei poveri in Italia
(Dati in migliaia)
NORD
CENTRO
SUD
1.843
2.084
671
Fonte: REF Ricerche su dati Istat
L’asimmetria dei costi della crisi riflette non solo le condizioni di difficoltà
dei nuclei familiari meno abbienti, ma anche la tendenziale persistenza nelle
condizioni di disagio. È il tema della mancanza di mobilità sociale, avvertito
soprattutto dai più giovani, le cui condizioni socio-economiche appaiono sempre
più condizionate da quelle della famiglia d’origine.
Peraltro, l’aumento delle disuguaglianze è un fenomeno che accomuna la
maggior parte delle economie avanzate e che si accompagna allo scivolamento
verso il basso della classe media.
Non vi è un consenso sulle cause dell’aumento delle diseguaglianze all’interno
delle economie occidentali. Storicamente gli aumenti delle diseguaglianze
accompagnano i processi di cambiamento della struttura economica:
lo sviluppo si concentra in nuovi segmenti dell’economia, dove si creano di
fatto le nuove opportunità, e a trarne i benefici sono soprattutto le imprese e
i lavoratori che riescono a collocarsi in tali segmenti. Perdono invece progressivamente
terreno quanti restano “intrappolati” nelle posizioni tradizionali.
Sembra ragionevole che anche nei prossimi anni l’avvento del digitale, e
la trasformazione del tessuto produttivo indotta dalla diffusione delle nuove
tecnologie, potrebbero condurre ad un ampliamento delle disparità di reddito
legato ai livelli d’istruzione, a beneficio di chi è in possesso di “skills” elevate,
soprattutto nelle discipline scientifiche.
Un fattore che svolge un ruolo importante nel mitigare le diseguaglianze è la
presenza di uno Stato sociale ampio, in grado di garantire a tutti i cittadini l’accesso
a pensioni, sanità ed istruzione, con un forte commitment verso obiettivi
di pieno impiego nel mercato del lavoro. Ma nel corso degli ultimi anni la crisi
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