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Consumi e distribuzione

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<strong>Consumi</strong> e <strong>distribuzione</strong>. Rapporto Coop 2016<br />

Negli ultimi dieci anni l’incidenza dei consumatori di bevande alcoliche sulla<br />

popolazione adulta era invero scesa di quasi 12 punti percentuali tra gli uomini<br />

e di 6 punti tra le donne. Negli ultimi dieci anni è però aumentata la quota<br />

di persone che consumano altri tipi di alcolici (aperitivi, amari, superalcolici<br />

e soft-drink a basso contenuto di alcool) ed è diminuita quella di coloro che<br />

consumano vino e birra.<br />

In testa alle preferenze si conferma il vino, bevuto tutti i giorni da tre uomini<br />

ogni dieci e da una donna ogni dieci, seguito dalla birra.<br />

Figura. 3.49 Al Nord non si rinuncia al bicchiere di vino giornaliero<br />

(Quota % di persone di 11 anni e più che consumano alcol tutti i giorni)<br />

Italia nord-occidentale 24,0<br />

Italia nord-orientale 24,4<br />

Italia centrale 23,8<br />

Italia meridionale 20,0<br />

Italia insulare 15,8<br />

Fonte: REF Ricerche su indagine “L’uso e l’abuso di alcol in Italia”, Istat 2016<br />

Nel più lungo periodo aumenta la quota di persone che consumano alcolici<br />

diversi, come aperitivi, amari, superalcolici, soft drink alcolici, consumati almeno<br />

una volta nell’anno dal 55% degli uomini e dal 30% delle donne. I più<br />

giovani prediligono il consumo di birre artigianali.<br />

Il consumo di alcolici tra i più giovani presenta tratti peculiari: i giovani uomini<br />

collocano in testa alle preferenze la birra, mentre il consumo delle giovani<br />

donne si orienta verso gli aperitivi, amari e superalcolici.<br />

Sono 8 milioni e 559 mila gli italiani che eccedono nel consumo di alcool,<br />

quasi il 16% della popolazione adulta, in aumento rispetto al 2014, di cui un<br />

buon 7% responsabile di un uso smodato. Tra i più giovani, con meno di 18<br />

anni, circa il 20% ha un comportamento a rischio.<br />

Cresce la popolazione esposta al rischio di alcolismo. Aumenta in particolare<br />

la diffusione del “binge drinking”, termine inglese con cui si identifica l’assunzione<br />

di più bevande alcoliche in un intervallo ridotto di tempo, ovvero il cosiddetto<br />

“sballo alcolico”, abitudine che coinvolge oltre 3,7 milioni di persone<br />

in Italia, in particolare giovani maschi (uno su quattro nella fascia 20-24 anni).<br />

La presenza di cattive abitudini in famiglia esercita una influenza sul rapporto<br />

dei figli con l’alcool: un giovane su quattro che vive in una famiglia con almeno<br />

un genitore che eccede nel consumo ne abusa a sua volta.<br />

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