Consumi e distribuzione

2. La metamorfosi delle famiglie italiane
più comoda e più sicura. Come sveglie che anticipano il nostro risveglio in caso
di traffico o frigoriferi che riordinano i nostri alimenti preferiti quando scarseggiano.
Allo stesso modo, secondo i più scettici, l’ubiquità della Rete nelle città
e nelle nostre case ci rende più vulnerabili, esponendo la nostra privacy alle
attenzioni di molti occhi indiscreti.
In ogni caso, secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano in Italia l’IoT
per i servizi alle famiglie vale oggi 2 miliardi di euro ed è cresciuto nel 2015 del
30%, trainato dalle applicazioni che sfruttano la connettività dei cellulari.
Figura 2.51 L’IoT guida la trasformazione digitale
(Crescita % annua per settore e valori di mercato in milioni di euro, 2015-2018)
Mobile
14%
2.784
5%
1.292
IoT
15%
1.850
23%
1.498
Cloud
Sicurezza
23%
2.784
Social
23%
518
Big
Data
Fonte: NetConsulting cube
Ma quali sono gli oggetti connessi e quali gli ambiti di applicazione più diffusi
della IoT nella quotidianità delle famiglie italiane?
Gran parte degli oggetti connessi alla rete in Italia è oggi al servizio del cosiddetto
smart metering: sono 36 milioni i contatori di elettricità in grado di
trasmettere in tempo reale il consumo, seguiti dagli apparecchi per la sicurezza
nelle abitazioni (rilevatori di perdite, sistemi di video-sorveglianza, eccetera),
che sono circa 4,7 milioni.
Vi sono poi 650 mila auto dotate di connessione, cosiddette Smart Car,
potenzialmente in grado di trasmette la posizione, per prevenire incidenti e
congestioni, e di effettuare chiamate automatiche in caso di emergenza. Uno
dei trend di maggiore interesse del 2016 è poi quello dei dispositivi come braccialetti,
orologi e occhiali intelligenti, capaci di raccogliere ed elaborare dati
relativi a parametri fisici e ambientali, visualizzarli e memorizzarli.
Più in dettaglio, i wearables sono oggetti che possono essere indossati e
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