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3. Per i consumi una ripresa selettiva<br />
3.13 Le previsioni dei consumi per il 2017-2018<br />
L’andamento dei consumi nei prossimi trimestri rifletterà le caratteristiche<br />
del quadro macroeconomico, e in particolare la probabile decelerazione del<br />
potere d’acquisto delle famiglie che dovrebbe verificarsi nel 2017 dopo un intero<br />
biennio di recupero. La spiegazione del rallentamento del potere d’acquisto<br />
delle famiglie, come abbiamo visto, non è da attribuire a particolari fattori<br />
avversi che si potrebbero materializzare dal prossimo anno, quanto piuttosto<br />
all’esaurimento degli effetti una tantum di alcuni fattori che hanno sostenuto<br />
gli andamenti del passato biennio, in particolare la caduta del prezzo del petrolio<br />
e alcuni provvedimenti di politica fiscale, come la misura degli 80 euro o<br />
gli sgravi contributivi sulle nuove assunzioni.<br />
La decelerazione del potere d’acquisto potrebbe tradursi in un andamento<br />
meno vivace anche della spesa delle famiglie, dopo il recupero osservato fra<br />
il 2015 e il 2016 quando i consumi per due anni consecutivi hanno registrato<br />
una crescita superiore a quella del Pil. In ogni caso, se trovassero conferma le<br />
nostre ipotesi, che contemplano un percorso di crescita che si protrae nel prossimo<br />
biennio, la fase di ripresa dei consumi nell’intero quinquennio 2014-2018<br />
sarebbe di circa il 5%. Ciò comporterebbe il recupero di una quota significativa<br />
della contrazione osservata nel corso degli anni della crisi. I consumi difatti si<br />
riporterebbero a ridosso degli ultimi massimi del 2008: nel 2018 la distanza<br />
da recuperare rispetto a livelli pre-crisi sarebbe inferiore al 2%, rispetto a una<br />
caduta cumulata del 6,5% fra il 2008 e il 2013.<br />
Il riavvicinamento ai massimi pre-crisi non sarebbe evidentemente conseguito<br />
in maniera uniforme da tutti i comparti della spesa privata. Nel corso<br />
degli ultimi anni la struttura della spesa si è profondamente modificata, e per<br />
alcuni comparti i livelli del 2008 sono stati già superati, mentre per altri nel<br />
2018 resterà ancora un gap ampio da colmare.<br />
Le differenze principali sono fra acquisti di beni e servizi. È soprattutto sui<br />
primi che le famiglie hanno ridimensionato gli standard di consumo negli anni<br />
passati, con un processo di recupero più lento anche nella fase di superamento<br />
della crisi.<br />
Nel 2018 risulterebbero su livelli inferiori a dieci anni prima la spesa alimentare<br />
(-7,6%), quella per l’abbigliamento (-4,1%), ma ancora di più l’arredamento<br />
(-11%) e i mezzi di trasporto (-19%).<br />
Fra i beni gli incrementi di maggiore rilievo caratterizzerebbero il mondo<br />
della comunicazione e soprattutto la domanda di prodotti dell’elettronica di<br />
consumo (che comprende i pc, +78% nel 2018 rispetto al 2008) e quella relativa<br />
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