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4. Nel carrello salute e sperimentazione<br />
Nonostante la diffusa riduzione dei consumi di carne, gli affettati in vaschetta<br />
confermano la loro capacità di soddisfare le esigenze di un consumatore sempre<br />
più informato, consapevole ed interessato al contenuto di servizio. Non<br />
è un caso che a far registrare il progresso più ampio siano i salumi più magri<br />
(bresaola e coppa) e tutti i formaggi a fette, già pronti all’uso nelle preparazioni<br />
domestiche. Nell’ambito dei latticini è opportuno menzionare come siano stati<br />
oggetto di un marcato incremento i sostitutivi del latte vaccino, come quello ad<br />
alta digeribilità e quelli vegetali (soia), così come yogurt biologici, probiotici e<br />
funzionali (anticolesterolo, regolarità, rinforzo difese immunitarie).<br />
Cresce la pasta fresca e ripiena, a suggerire che è in atto un ripensamento<br />
della dieta di base in chiave gourmet. È infine boom di bevande fresche, guidate<br />
dagli incrementi di estratti, frullati centrifugati e smoothies, prodotti che<br />
i consumatori hanno imparato a valutare positivamente in virtù del loro apporto<br />
addizionale di vitamine e sali minerali e delle loro proprietà depurative<br />
dell’organismo.<br />
Le bevande<br />
Complici un arretramento delle quantità prossimo al mezzo punto percentuale<br />
ed una riduzione dei prezzi praticati alla cassa, il giro d’affari associato<br />
al settore delle bevande continua a stazionare in territorio negativo (-0,6%).<br />
La lettura del quadro relativo alla prima metà del 2016 si pone in continuità<br />
rispetto allo scorso anno: nonostante le altre aree di spesa del largo consumo<br />
abbiano consolidato un apprezzabile recupero, seppure di entità variabile lungo<br />
le diverse corsie dei punti vendita, le bevande palesano le note difficoltà ad<br />
“agganciare” il ciclo di ripresa dei consumi delle famiglie.<br />
Benchè le fasi più acute della recessione siano ormai un ricordo, appare evidente<br />
come i responsabili della spesa stiano stabilmente adottando scelte più<br />
razionali e oculate nell’ambito dei consumi più voluttuari, come è il caso delle<br />
bevande. Osservando l’andamento delle vendite disaggregato per formato distributivo,<br />
inoltre, appare del tutto evidente come la ricerca della convenienza<br />
da parte dei consumatori non si sia arrestata ma al contrario essa sia diventata<br />
più pervasiva dei comportamenti di acquisto, in alcuni casi anche a scapito<br />
della qualità dei prodotti.<br />
L’esame del dettaglio merceologico restituisce evidenze differenziate per intensità<br />
e segno: a progredire sono i consumi di acqua (+3% a volume), soprattutto<br />
nei formati più piccoli da mezzo litro, a suggerire che si è andata affermando<br />
la pratica di assumere crescenti quantitativi di acqua lungo i diversi momenti<br />
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