Consumi e distribuzione

Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2016
le ultime posizioni per senso di appartenenza all’Europa da parte dei cittadini.
Occorre un progetto politico che sappia restituire visione e respiro al disegno
comunitario.
1.5 Le incognite della nuova presidenza americana
Se il quadro europeo si presenta piuttosto frammentato, lo scenario politico
dall’altra parte dell’Atlantico presenta rilevanti novità. L’inattesa elezione
di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha colto di sorpresa tutti
i commentatori, sia perché un tale esito non traspariva dai sondaggi, sia per
la peculiarità dei messaggi che hanno caratterizzato la campagna elettorale,
tanto da portare molti esponenti dello stesso partito repubblicano a dissociarsi
dalle politiche annunciate.
Non è ancora chiaro in che misura il nuovo presidente modificherà realmente
la struttura delle politiche economiche americane, sia perché non è detto
che i programmi elettorali trovino effettivamente puntuale applicazione, sia
perché la maggioranza repubblicana è spaccata al proprio interno. Per questo
motivo, pur detenendo i repubblicani la maggioranza tanto al Senato quanto
alla Camera, non è scontato che il presidente riesca poi effettivamente a godere
del sostegno necessario per attuare il nuovo corso della politica economica.
La filosofia che ispira le politiche economiche americane della nuova amministrazione
si basa comunque su tre concetti cardine, che apparentemente ambiscono
nel loro insieme a fornire maggiori certezze economiche alla classe media.
Il primo è la protezione dell’industria manifatturiera Usa attraverso l’introduzione
di barriere tariffarie.
Il secondo è rappresentato dalla riduzione della tassazione, con misure di
sgravio che favoriranno i redditi medio alti.
Il terzo è il contrasto ai flussi migratori.
La tesi è quella di proteggere il lavoratore della middle class americana che
è stato colpito dai processi di delocalizzazione da parte dell’industria nazionale.
Le barriere tariffarie dovrebbero in questo senso servire per ridurre la
competitività dei prodotti importati rispetto a quelli prodotti internamente; la
tassazione inferiore dovrebbe a sua volta incoraggiare le aziende a mantenere
gli impianti negli Stati Uniti; infine, la minore presenza di lavoratori immigrati
dovrebbe limitare la concorrenza degli stranieri verso i lavoratori Usa nel mercato
del lavoro.
Cambia anche l’atteggiamento verso la politica monetaria, considerando che
il nuovo corso è esplicitamente contrario alla politica di tassi nulli sposata dalla
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