Consumi e distribuzione

Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2016
se viceversa si sia entrati in una fase di abbassamento strutturale della domanda,
con una tendenziale riduzione del parco auto in Italia.
È probabile che ragioni di natura demografica e cambiamenti dei comportamenti
di consumo stiano spingendo verso uno scenario di relativa moderazione
negli acquisti. La domanda dovrebbe restare alta, data l’esigenza di
rinnovo del parco auto esistente dopo diversi anni caratterizzati dal rinvio delle
scelte di sostituzione; difficilmente però vedremo ritornare gli acquisti verso i
massimi pre-crisi. Spazi di crescita più limitati sembrano caratterizzare altri
durevoli per la casa, come l’arredamento o gli elettrodomestici, per i quali il
mercato è oramai da tempo saturo e le possibilità di crescita della domanda più
contenute. Possibile comunque che per questi beni si possa anche determinare
qualche spazio di miglioramento legato ai segnali di recupero che stanno caratterizzando
il mercato immobiliare.
Gli acquisti di elettrodomestici e mobili sono difatti in parte legati proprio
alle decisioni di acquisto di una casa.
Il mercato immobiliare, che negli ultimi anni aveva ristagnato su valori molto
inferiori ai massimi pre-crisi, ha iniziato a recuperare parte del terreno perduto
dalla fine del 2015. La tendenza, che origina con buona probabilità dalla
ripresa delle erogazioni di mutui alle famiglie da parte delle banche, sembra
destinata a protrarsi anche nel 2017.
D’altra parte l’effetto netto di una ripresa degli investimenti immobiliari sui
consumi non è univoco; difatti, è possibile che le famiglie, riprendendo a indebitarsi,
tendano a ridimensionare la propria capacità di consumo. È possibile
cioè che una domanda di immobili in aumento si traduca almeno in parte in
uno spiazzamento dei consumi delle famiglie.
[ 186 ]