Consumi e distribuzione

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<strong>Consumi</strong> e <strong>distribuzione</strong>. Rapporto Coop 2016 tutto i prezzi dei prodotti freschi, ed in particolare di frutta e verdura, sostenuti dall’aumento della domanda e dal clima invernale e primaverile particolarmente mite, che ha favorito la maturazione anticipata di numerose colture ed una relativa maggiore scarsità di offerta nel periodo estivo, allorquando si concentrano i picchi di consumo. Nella media dell’anno 2015 i prezzi del fresco ortofrutticolo sono aumentati del 5,4%, rispetto ad una inflazione sui prodotti alimentari trasformati che si è fermata allo 0,2%. Giova sottolineare che l’aumento del 2015 dei prezzi di frutta a verdura si qualifica in parte come un recupero della riduzione dei prezzi del 4% nel 2014. Figura 4.11 Nel 2016 consumi alimentari appena positivi (Quantità a valori concatenati, indici 2006=100 e variazioni sul periodo indicato) 101 99 97 95 93 91 89 87 85 VAR.% 2015/2006 -13% 2006 2007 2008 2009 Fonte: REF Ricerche su dati Istat 2010 2011 2012 2013 2014 2015 VAR.% 2016/2015 +0,4% 2016 Con queste premesse, non deve stupire se il 2016, che pur ha visto rafforzarsi le tendenze nei fondamentali della domanda, approda a esiti non molto distanti da quelli del 2015, in termini di quantità e probabilmente peggiori in termini di spesa monetaria. Figura 4.12 L’inflazione dell’alimentare lavorato viaggia vicino allo zero (Prezzi al consumo, tassi % medi annui) Alimentare Alimentare, Fresco ittico ex fresco ittico e ortofrutticolo 6 5,2 5,2 5 4 3 2,4 2,3 2,5 2,6 2,8 2,0 2,4 2,1 2 1,5 1,0 1 0,2 0 -0,2 -1 -2 Fresco ortofrutticolo 2011 2012 2013 0,3 0,9 1,0 -4,0 1,8 5,4 0,2 0,1 4,0 -0,3 Fonte: REF Ricerche su dati Istat 2014 2015 Gen-Ott 2016 [ 210 ]
4. Nel carrello salute e sperimentazione Nella prima metà del 2016 il mercato alimentare registra infatti un fenomeno in parte nuovo. La discesa dei prezzi delle materie prime e dei prezzi alla produzione sta favorendo un rapido raffreddamento dei prezzi al consumo, che si propaga sia ai prodotti trasformati sia alla componente fresca. I prezzi di frutta e verdura fresca sono tornati a scendere, beneficiando delle condizioni climatiche favorevoli e dell’abbondanza di offerta sui mercati agricoli. La discesa dell’inflazione alimentare, che si colloca oramai su valori schiacciati intorno allo zero, sta stimolando gli acquisti di generi alimentari, che risultano, seppur debolmente, in accelerazione. Su queste basi il 2016 potrà registrare un progresso dei consumi rispetto al 2015, che pur tuttavia non andrà oltre il mezzo punto percentuale, sia a valore sia in quantità. 4.6 Sperimentazione, salute e servizio nel piatto degli italiani Nel 2016 il carrello degli italiani diventa sperimentale e multiforme e si orienta verso l’etnico, la salute e il maggiore contenuto di servizio. Le tendenze che si erano manifestate lo scorso anno si sono rafforzate maggiormente nei mesi più recenti. Raggruppando i prodotti confezionati presenti in assortimento per “carrelli della spesa”, ovvero per caratteristiche funzionali omogenee, è possibile misurare la magnitudo dei fenomeni in atto. Per i prodotti confezionati quello del 2016 è un carrello che recupera valore rispetto al passato, come riflesso delle tendenze opposte che si registrano nei segmenti di fascia alta dell’assortimento e di converso tra i prodotti “basici”. Più nello specifico, cresce in misura significativa il carrello del lusso (+4,6%), ovvero quello che include i prodotti a maggiore valore unitario dell’intero assortimento (si tratta di champagne e vini di alta qualità, funghi, specialità ittiche, tartufi). Tale fenomeno si presta ad una duplice interpretazione: da una parte, si afferma il ritorno ad una alimentazione di qualità, all’attenzione al territorio che prende la via delle produzioni certificate e di quelle di eccellenza; dall’altra esso è il risultato di una diversa canalizzazione degli acquisti, con uno spostamento dalle botteghe di quartiere e dagli esercizi specializzati ai punti vendita della Gdo. Per contro, per il quinto anno consecutivo, è oggetto di arretramento il carrello “basic” (-5,3%), quello che raggruppa alcuni dei prodotti di base della nostra alimentazione più consolidata (pasta secca, passata di pomodoro, latte, olio di oliva, riso, ecc.): un andamento che suggerisce una volta di più il desiderio degli italiani di sperimentare alimenti nuovi, e aderire a stili alimentari innovativi che superano la tradizione. [ 211 ]
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