Consumi e distribuzione

1. La ripresa rallenta
Da un lato, negli anni scorsi le imprese che più si sono rafforzate, e che
quindi sarebbero le candidate naturali per avviare un ciclo degli investimenti,
sono quelle esportatrici, necessariamente molto prudenti in una fase di decisa
decelerazione della domanda internazionale. Le imprese più orientate al mercato
interno vengono invece da un periodo molto esteso di contrazione della
domanda finale. Lo stesso recupero del 2015-16 è stato inoltre assorbito in
buona misura dal ciclo dell’auto, mentre gli altri settori hanno beneficiato in
misura marginale della ripresa dei consumi.
Non deve quindi sorprendere che le imprese, in un quadro ancora molto
incerto, abbiano atteso prima di rivedere le proprie scelte. D’altra parte, le
inchieste congiunturali hanno evidenziato un graduale deterioramento delle
aspettative nel corso della prima parte del 2016 e le turbolenze del quadro geopolitico
internazionale non incoraggiano i piani di espansione.
Figura 1.8 Il peso degli investimenti è diminuito in tutti i paesi della UE
(Investimenti in % del Pil)
2007
2015
-3,8
+0,3
-7,5
-1,1
-2,4
+0,1
-0,1
-1,6
-1,4
-5,1
-7,5
-10,6
-14,3
26,0
11,7
22,5
15,0
21,6
16,5
18,0
16,9
GRE POR ITA UK
Fonte: REF Ricerche su dati Eurostat
21,8
19,4
OLA
20,1
20,0
GER
31,0
20,4
SPA
24,2
20,4
FIN
28,7
21,2
IRL
23,1
21,5
FRA
23,0
22,6
AUS
23,2
23,3
BEL
23,9
24,2
SVE
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