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Consumi e distribuzione

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<strong>Consumi</strong> e <strong>distribuzione</strong>. Rapporto Coop 2016<br />

generazione che utilizza un unico strumento per tutto: relazionarsi, informarsi,<br />

acquistare. Molto simili ai millennials, la generazione delle reti entrerà nell’età<br />

del consumo solo negli anni a venire. Per una generazione che ha acquisito<br />

pressoché alla nascita le competenze digitali di base e che posta pensieri ed<br />

immagini in tempo reale, il consumo avrà presumibilmente solo poche prerogative:<br />

la condivisione, l’immediatezza, la globalità.<br />

2.5 Millennials: una “generazione disagio”<br />

Sono nati negli anni della rivoluzione digitale, uno dei periodi più cool della<br />

storia recente, ma hanno dovuto fare i conti con la più profonda crisi economica<br />

dalla Grande Depressione degli anni Trenta: per gli analisti di marketing<br />

sono semplicemente i millennials, la generazione che più di altre incarna lo<br />

sconvolgimento radicale che nel corso dell’ultimo decennio ha travolto la società<br />

e le strutture sociali ed economiche che la regolano.<br />

Figura 2.9 Un profilo dei millennials<br />

CHI SONO<br />

DOVE SONO<br />

Nord 42%<br />

50,5% 49,5%<br />

MASCHI<br />

FEMMINE<br />

Centro 19%<br />

Sud e Isole 39%<br />

16-17 anni 8,5% 18-24 anni 31,9% 25-34 anni 59,6%<br />

Fonte: REF Ricerche su dati Istat<br />

Su di loro si è detto tutto ed il contrario di tutto: sono stati definiti choosy e<br />

bamboccioni, accusati di una incapacità cronica di staccarsi dal nido familiare e<br />

di approdare all’indipendenza, economica e di vita (l’età media di uscita dalla<br />

famiglia di origine è nel nostro Paese attorno ai 30 anni, mentre è inferiore ai<br />

25 nei Paesi scandinavi, in Francia, in Germania e nel Regno Unito).<br />

Proprio loro, i giovani, che in ogni altra epoca hanno guidato le rivoluzioni e<br />

rappresentato il simbolo del futuro e del progresso, hanno finito per passare di<br />

moda, diventando una generazione per certi versi invisibile (non esistono per<br />

il mercato del lavoro, dove hanno il tasso di occupazione più contenuto di tutte<br />

le fasce di popolazione, e non esistono per la demografia, con una propensione<br />

alla genitorialità che si attesta sui minimi storici).<br />

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