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Consumi e distribuzione

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2. La metamorfosi delle famiglie italiane<br />

di 50 milioni, con un saldo negativo prossimo al 20% rispetto ad oggi (nello<br />

scenario più pessimistico si scende addirittura poco sopra quota 30 milioni di<br />

persone).<br />

In questo scenario macro stupiscono alcuni dati territoriali. A suggerire che<br />

trend demografici e condizioni economiche sono strettamente correlati, nel<br />

2014 nelle Regioni del Mezzogiorno, da sempre considerate le più prolifiche in<br />

termini demografici, si sono registrate appena 174 mila nascite, il minimo storico<br />

dall’Unità d’Italia. Anche qui una vera e propria emergenza demografica.<br />

Saremo in ogni caso di meno e soprattutto saremo sempre più anziani: entro<br />

il 2050 quasi un individuo su cinque avrà oltre ottant’anni ed uno su tre più<br />

di 65 anni. A ben guardare le statistiche disponibili, l’Italia di domani sarà più<br />

simile alla Liguria di oggi, la Regione più anziana di tutto lo Stivale (ove quasi<br />

il 30% della popolazione è già nel 2016 fatta da ultrasessantacinquenni).<br />

Figura 2.1 Italiani sempre meno<br />

(Scenari andamento popolazione italiana, dati in milioni)<br />

80<br />

Alto 71,6<br />

70<br />

60<br />

Medio 49,6<br />

50<br />

40<br />

Basso 33,3<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

2020 2030 2040 2050 2060 2070 2080 2090 2100<br />

Fonte: REF Ricerche su dati Nazioni Unite<br />

Saremo, inoltre, il Paese degli ultracentenari. Se già oggi l’Italia si colloca<br />

in quinta posizione per numero di persone con oltre 100 anni di vita (sono<br />

complessivamente 25 mila, alle spalle di Stati Uniti, Giappone, Cina e India),<br />

i “grandi longevi” aumenteranno entro il 2050 di quasi 10 volte (220 mila) ed<br />

entro il 2100 di quasi 30 volte (710 mila), con una incidenza sul totale della<br />

popolazione (1,5%) che sarà la più elevata tra le economie avanzate (0,2% a<br />

livello globale, meno dell’1% nel Vecchio Continente).<br />

Sotto questo punto di vista, l’Italia andrà somigliando sempre più alla<br />

Sardegna: in quella regione si contano, infatti, 22 centenari ogni 100 mila<br />

abitanti, la più alta concentrazione al mondo, ancor più della celebre isola di<br />

Okinawa in Giappone.<br />

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