Consumi e distribuzione

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<strong>Consumi</strong> e <strong>distribuzione</strong>. Rapporto Coop 2016 stenza domiciliare. Con la conseguenza che gli ospedali rimangono l’hub fisico dell’assistenza erogata dal sistema sanitario nazionale, con la patologica conseguenza di tempi di attesa interminabili, congestioni e criticità organizzative. Molto rimane ancora da fare se il fascicolo sanitario elettronico, porta d’accesso ai servizi digitali, è realtà in sole sei Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Sardegna, Valle d’Aosta e Provincia Autonoma di Trento) e solo il 5% dei cittadini ha effettivamente usufruito del servizio. Alle criticità del sistema sanitario si affiancano quelle del rapporto con i medici di famiglia. Un’indagine di Altroconsumo mostra che nell’ultimo anno il 93% degli italiani ha richiesto al proprio medico curante la prescrizione di un farmaco o di un esame, nel 61% dei casi ritenuto inutile da parte del medico. Non stupisce allora il fatto che un italiano su quattro non si fida del consulto del proprio medico e insiste nelle proprie convinzioni sino al punto di arrivare a cambiare il medico, alla ricerca di un professionista disposto ad assecondare le sue richieste. Nel 2015 le vendite al pubblico di farmaci hanno totalizzato 17,5 miliardi di euro, in crescita dello 0,4%. L’aumento riguarda essenzialmente i farmaci senza obbligo di prescrizione, il cui fatturato è cresciuto del 3,2% raggiungendo i 2,5 miliardi di euro. La spiegazione di questo andamento va cercata nella diffusione dell’influenza e degli episodi di raffreddamento, la cui incidenza è risultata mediamente elevata (10,9 casi ogni mille assistiti), e nell’aumento dei prezzi di vendita al pubblico. I prezzi dei prodotti senza obbligo di prescrizione venduti nei corner della GDO aumentano in media dell’1,4%, un punto di inflazione in meno rispetto al canale delle farmacie (+2,4%). Il fatturato dei farmaci rimborsabili con obbligo di prescrizione ha invece continuato a scendere (-0,5%), schiacciato dalle misure di riduzione della spesa pubblica e della diffusione dei farmaci generici equivalenti, nonostante l’aumento delle quantità acquistate (+0,7%). Una evidenza che è interpretabile alla luce dell’invecchiamento della popolazione e della progressiva maggiore incidenza dei trattamenti per disturbi cronici e degenerativi. Rilevante anche l’incremento nella spesa per antidepressivi (+2%) e psicostimolanti (+6%) rispetto allo scorso anno (fonte Nielsen) a cui si lega il sorprendente aumento del consumo di psicofarmaci tra i giovani, in particolare di tranquillanti senza obbligo di prescrizione medica, che hanno visto le vendite raddoppiare dal 2010 ad oggi tra le giovani donne ed aumentare di circa un terzo tra i giovani di sesso maschile. Una tendenza che nella maggior parte dei casi nasce in famiglia. Tra i consumatori abituali che assumono psicofarmaci dieci o più volte in un mese, più di un quarto li reperisce facilmente in casa. [ 170 ]
3. Per i consumi una ripresa selettiva In Italia il consumo di farmaci per l’ansia e il sonno è del 10% più alto della media europea. Il ricorso agli antidepressivi ha inoltre visto un trend di aumento negli anni recenti: la depressione colpisce il 12,6% della popolazione, con punte nelle Regioni del Nord (13%) e tra le donne, dove affligge circa il 17% della popolazione, contro l’8% degli uomini. L’incidenza della patologia aumenta con l’età anagrafica, raggiungendo il 22% tra gli over75. Noto è anche l’abuso di farmaci contro i disturbi di acidità, patologia spesso causata dalla presenza congiunta di stati di stress e ansia. Figura 3.41a Le vendite dei farmaci: crescono gli antidepressivi (Fatturato e variazioni in volume e a valore rispetto all’anno precedente, Mag 2015-Giu 2016) Fatturato (milioni di euro) Var. % volume Var. % valore Vitamine 84,6 -2,9 0,8 Altri nutrizionali 41,4 12,5 19,6 Prodotti per disturbi gastrointestinali 78,9 2,4 6,1 Antiacidi 101,3 0,2 6,8 Antidepressivi 5,1 0,1 1,9 Antidolorifici 307,5 3,3 5,4 Calcio 6,2 3,1 6,0 Calmanti e sonniferi 88,6 3,2 5,0 Digestivi con enzimi 8,7 21,9 23,5 Fermenti lattici 439,8 2,8 5,4 Integratori salini 166,0 14,1 15,5 Psicostimolanti 38,8 4,4 5,9 Soluzioni fisiologiche 91,2 3,7 4,7 Fonte: REF Ricerche su dati Nielsen (Iper + Super) Figura 3.41b Quasi una ventenne su quattro ha fatto uso di psicofarmaci (% sul totale per età) 15-19 anni 11,7% 22,2% 15 anni 8,9% 17% 16 anni 10,8% 20,5% 17 anni 11,9% 24,8% 18 anni 11,9% 24,8% 19 anni 13,7% 25,5% Fonte: Rapporto Osserva Salute Ha fatto poi il giro del mondo la notizia contenuta nel rapporto “Review on Antimicrobial Resistance”, commissionato dal governo inglese, che ha contato circa 700 mila morti all’anno nel mondo per malattie causate da batteri che hanno sviluppato delle resistenze agli antibiotici. Tra le ragioni alla base della [ 171 ]
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Indice 7 Prefazione 15 1. La ripres
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Prefazione Le famiglie sostengono l
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Prefazione mancanza di una linea co
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