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<strong>Consumi</strong> e <strong>distribuzione</strong>. Rapporto Coop 2016<br />
ripresa attuale è in parte anomala, in quanto non ripercorre i tratti ricorrenti<br />
delle fasi di inversione del ciclo economico.<br />
In genere un’economia in recessione trae un impulso positivo dal recupero<br />
delle esportazioni: è questo il caso di paesi nei quali la crisi deriva da fattori<br />
interni, che determinano un disallineamento rispetto al ciclo internazionale;<br />
in alcuni casi le crisi economiche si traducono in deprezzamenti del tasso di<br />
cambio che favoriscono il recupero di competitività e la crescita delle esportazioni.<br />
In altri casi un ruolo importante è giocato dalle politiche fiscali: in teoria un<br />
impulso favorevole alla domanda dovrebbe giungere, nelle fasi di recessione,<br />
dall’andamento della spesa pubblica, e soprattutto dagli investimenti pubblici.<br />
Un altro canale attraverso cui operano le politiche è quello dei bassi tassi<br />
d’interesse; una delle componenti della domanda più sensibili al livello dei<br />
tassi d’interesse sono gli investimenti in costruzioni, ed infatti alcuni episodi di<br />
ripresa sono stati caratterizzati da un ciclo immobiliare particolarmente vivace.<br />
In realtà nella fase attuale nessuno di questi canali di attivazione del ciclo<br />
sembra avere funzionato. Dal punto di vista delle esportazioni, il traino della<br />
domanda internazionale è risultato, come abbiamo visto, abbastanza modesto.<br />
Inoltre la politica di bilancio è stata ancora guidata da obiettivi di riduzione<br />
della spesa pubblica, mentre il canale di trasmissione della politica monetaria<br />
è stato interrotto dalle difficoltà del nostro sistema bancario.<br />
La componente della domanda che ha sostenuto la crescita nella fase più<br />
recente è stata quindi soprattutto quella dei consumi delle famiglie.<br />
I fattori che hanno sostenuto i consumi sono di diversa natura, e possono<br />
essere ricondotti a quattro canali che, congiuntamente, hanno influenzato le<br />
decisioni di spesa dei consumatori.<br />
Il primo elemento è rappresentato dalla caduta dei prezzi delle materie prime,<br />
che ha determinato una marcata discesa dell’inflazione e sostenuto la crescita<br />
del potere d’acquisto delle famiglie.<br />
Il secondo è rappresentato dagli effetti degli sgravi contributivi sulle nuove<br />
assunzioni, che nel 2015 hanno favorito l’aumento del numero di occupati e la<br />
discesa del tasso di disoccupazione.<br />
Il terzo elemento è costituito dalle misure di politica fiscale, che hanno alleggerito<br />
la pressione fiscale sulle famiglie (soprattutto il bonus fiscale degli 80<br />
euro e l’abolizione della tassazione sull’abitazione principale, Imu e Tasi, da<br />
quest’anno).<br />
Il quarto aspetto è costituito dalla politica della Bce che, con l’avvio del<br />
Quantitative Easing, è riuscita ad attenuare le tensioni sui titoli del debito<br />
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