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Consumi e distribuzione

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1. La ripresa rallenta<br />

1.8 Crescono le diseguaglianze e il disagio<br />

L’allargamento della quota di popolazione che versa in situazione di difficoltà<br />

economica è uno degli esiti scontati di una crisi profonda come lo è stata<br />

quella degli ultimi anni. La fragilità delle finanze pubbliche ha anche eroso le<br />

risorse pubbliche finalizzate a affrontare le situazioni di emergenza determinate<br />

dalla crisi. Le priorità delle politiche avrebbero potuto essere orientate maggiormente<br />

a sostegno dei più deboli per alleviare le difficoltà indotte dalla crisi.<br />

Le difficoltà dell’economia ad acquisire ritmi di crescita significativi comportano<br />

anche che le condizioni di grave disagio economico non si allevieranno<br />

in tempi brevi.<br />

Se la ripresa non acquisirà ritmi sostenuti, risulterà difficile scalfire l’area<br />

del disagio economico, molto aumentata nel corso degli ultimi anni. Fra le<br />

economie avanzate dell’Europa continentale quella italiana presenta, dopo la<br />

Grecia, la quota maggiore di persone che sperimentano condizioni di disagio<br />

economico.<br />

Fenomeni come la diffusione dei lavori part-time o a basso salario contribuiscono<br />

ad accrescere le aree del disagio: il possesso di una occupazione non<br />

è più condizione sufficiente. Maggiormente esposti al rischio di povertà sono<br />

i nuclei familiari in cui il lavoratore a bassa remunerazione è il principale o<br />

l’unico percettore di reddito.<br />

Figura 1.13 Persone a rischio di povertà o esclusione sociale in alcuni paesi europei<br />

(Dati in %)<br />

50<br />

40<br />

35,7<br />

40,4<br />

30<br />

20<br />

16,0 16,3 16,4<br />

18,1<br />

20,3<br />

24,8<br />

27,3 28,5<br />

10<br />

0<br />

FIN SVI SVE<br />

Fonte: REF Ricerche su dati Eurostat<br />

FRA<br />

GER<br />

UK<br />

SPA<br />

ITA<br />

GRE<br />

ROM<br />

Secondo l’Istat, versano in condizioni di povertà assoluta il 6% delle famiglie<br />

italiane. L’incidenza della povertà presenta naturalmente differenze lungo il<br />

territorio, con una maggiore frequenza nelle Regioni del Mezzogiorno (9,1%,<br />

contro il 5% delle famiglie del Nord e il 4,2% delle famiglie del Centro); sono<br />

[ 33 ]

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