Consumi e distribuzione

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<strong>Consumi</strong> e <strong>distribuzione</strong>. Rapporto Coop 2016 Figura 3.25 Ripresa solo al Nord-Ovest (Var. % 2016/2015 della spesa per area geografica) Nord Ovest +2,3% Nord Est -2,9% Centro -3,9% Sud e Isole -4,6% Fonte: REF Ricerche su dati Sita Ricerca Figura 3.26 Vendite concentrate sul canale ecommerce e monomarca (Var. % della spesa per formato distributivo*) 24,1% 2,7% Piattaforme digitali -1,6% -10,4% -9,5% Grandi Monomarca magazzini Ambulanti Negozi indipendenti *Le dimensioni della bolla rappresentano la quota di mercato Fonte: REF Ricerche su dati Sita Ricerca Le prospettive per il 2016 confermano le tendenze in corso. Le stime di Sita Ricerca sulla prima metà dell’anno prospettano una intonazione ancora cedente delle vendite di abbigliamento, penalizzate dalla discesa delle quantità e dal debole sostegno offerto dai prezzi. Le miti condizioni climatiche dei mesi invernali e quelle fresche dei mesi primaverili non sono state favorevoli agli acquisti, creando un disallineamento tra le esigenze dei consumatori e assortimenti: le elevate temperature dei primi mesi hanno penalizzato gli imbottiti invernali e quelle più calde della primavera scoraggiato l’acquisto dei capi spalla per la mezza stagione. Un fenomeno accentuato dal paradigma della fast fashion, laddove il capo, tendenzialmente a basso costo, è acquistato per essere vissuto nell’arco di una sola stagione. Per l’online il Politecnico di Milano indica un progresso del 25% a quota 1,8 miliardi di euro e una crescita del 30% degli acquisti da parte degli stranieri. [ 150 ]
3. Per i consumi una ripresa selettiva Figura 3.27 In calo soprattutto il lusso (Var. % delle vendite per fascia di prezzo) Bassa 3,8% Media 0,2% Buona Alta -6,6% -5,6% Lusso -10,9% -12 -10 -8 -6 -4 -2 0 2 4 Fonte: REF Ricerche su dati Sita Ricerca 3.8 Il godimento del tempo libero riscopre il “fuori casa” Più sereni, sollevati da un clima economico in miglioramento, talvolta più fiduciosi nel futuro grazie ad una nuova occupazione, gli italiani sono tornati a destinare maggiori risorse del proprio budget ai viaggi ed al godimento del tempo libero. Confinati forzosamente in casa negli anni della recessione, gli italiani sono tornati a trascorrere più tempo in attività extradomestiche: sono andati di più al cinema (+8,6% gli ingressi), a teatro (+3,1%), allo stadio (+0,4%), al museo (+5,4%). Più itineranti nel godimento del tempo libero, hanno ricercato un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata (oltre il 90% della popolazione dichiara di essere affetto da stress da lavoro e di ricercare nella compagnia degli amici e negli hobby il giusto diversivo). Hanno contribuito a questo nuovo slancio una serie di elementi, a partire da un palinsesto cinematografico che ha riscosso maggiore gradimento tra gli spettatori (la pellicola più vista dell’anno è stata il cartone animato “Inside Out”, con 4,2 milioni di biglietti venduti, un record che ha contribuito a riportare il botteghino ai livelli del 2011); hanno certamente avuto effetto anche il programma di promozione adottato dal Ministero dei beni culturali per valorizzare i monumenti ed il patrimonio artistico del Paese ed il forte impulso offerto a tutto il settore dell’esposizione universale di Milano. In più, nell’ultimo anno gli italiani sono tornati a frequentare ristoranti, locali e discoteche: se a questa evidenza si somma la tendenza a dedicare tempo e risorse ai viaggi ed al turismo, si tratteggia un quadro in cui lo svago ed il divertimento sono tornati ad assumere un ruolo importante nella vita delle famiglie del Bel Paese. [ 151 ]
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Prefazione mancanza di una linea co
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Prefazione lità dei comportamenti
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Prefazione sciando presagire un ral
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Il 2016 si chiude con un andamento
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