Consumi e distribuzione

Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2016
L’incertezza che emerge da questi fenomeni ha un impatto esteso sul clima
delle aspettative e induce a rinviare alcune decisioni di spesa. Vi sono poi i costi
legati alla sicurezza, all’aumento della spesa militare, al cambiamento degli
stili di vita e delle abitudini di consumo. Per avere un confronto, basti pensare
alle conseguenze non solo economiche degli attentati dell’11 settembre 2001.
Un ruolo decisivo nel caso europeo è poi giocato dagli arrivi di rifugiati. Alla
catastrofe umanitaria si accosta la difficoltà a gestire l’emergenza, in un clima
di disorientamento, che condiziona l’opinione pubblica, a tutto vantaggio dei
partiti nazionalisti e delle forze antieuropeiste.
La crisi economica non è evidentemente esente da implicazioni pesanti sul
piano sociale. Diverse inchieste evidenziano il maggiore senso di insicurezza
e precarietà percepito dalle classi medie, che trae alimento nell’aumento dei
divari sociali e mette a rischio la stessa sopravvivenza del ceto medio.
La percezione diffusa fra i cittadini è che dei benefici della crescita si appropri
una porzione limitata della popolazione caratterizzata da livelli elevati di
ricchezza, e questo sta evidentemente delegittimando le politiche economiche
tradizionali paventando cambiamenti di carattere radicale.
Figura 1.3 Le parole chiave dell’incertezza
(Frequenza mensile delle ricerche su Google*)
Brexit Spread Crimea Isis
120
100
80
60
40
20
0
10 11 12 13 14 15 16
* 100 corrisponde al valore massimo delle ricerche in un mese
Fonte: REF Ricerche su dati Google Trend
Negli ultimi due anni alcuni cambiamenti nelle decisioni di consumo dei
paesi europei stanno già investendo il turismo, con un crollo degli arrivi nelle
destinazioni del Nord Africa, come Egitto e Tunisia. Parte di questi movimenti
turistici si sta peraltro dirigendo verso le economie dell’Europa meridionale:
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