Symposium - AIC

Cristina Rossitto
stretto come composto di contrari (che invece Platone possedeva, e molto chiaramente), non possa che
dipendere dalla natura particolare che caratterizza quella coppia di contrari, cioè dalle nozioni stesse
di mortale e immmortale, particolarità di cui Platone pare essere consapevole e che si manifesta come
impossibilità di compresenza simultanea in un medesimo soggetto.
In conclusione, per quanto riguarda la nozione di intermedio che Platone utilizza nel
Symposium, si può riconoscere che essa è molto più complessa di quanto potrebbe sembrare a prima
vista. E ciò non per il modo in cui Platone la esamina, ma per la difficoltà intrinseca della nozione
stessa. Tanto più se, come pare, essa è stata discussa e sviluppata ultriormente nell'ambito
dell'Accademia platonica e anche successivamente, come mostrano alcune riflessioni al proposito
svolte da pensatori quali Senocrate e Aristotele.
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