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Symposium - AIC

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Mario Regali<br />

νέος da Socrate, promette molto per il futuro (175e3-7). Al termine del discorso di Agatone,<br />

Aristodemo ricorda il clamore destato tra i simposiasti, il θόρυβος che si solleva per l'appropriatezza<br />

del λόγος del giovane, del νεανίσκος come qui Aristodemo definisce Agatone (198a1-3). Anche nelle<br />

Tesmoforiazuse, la caratterizzazione di Agatone ruota attorno alla giovane età: subito dopo il canto di<br />

Agatone, come nel Simposio subito dopo il λόγος, il Parente apostrofa Agatone con ὦ νεανίσκε (134).<br />

Non solo: la gioventù di Agatone è un tratto che Platone sottolinea con intenzioni diverse dalla fedeltà<br />

storica. È importante notare che Agatone infatti è già trentenne nel 416, nel momento della sua prima<br />

vittoria nell'agone tragico, la data fittizia del Simposio. L'insistenza sulla gioventù del poeta da parte<br />

di Platone deriva quindi dalla focalizzazione sui tratti tipici del personaggio Agatone che Aristofane<br />

aveva posto sulla scena delle Tesmoforiazuse.<br />

Tutto ciò che sappiamo dal Simposio e dalle Tesmoforiazuse sul ritratto di Agatone ruota<br />

dunque attorno alla gioventù e alla bellezza del poeta. I soli tratti dell'aspetto di Agatone ai quali sia<br />

Platone sia Aristofane accennano sono la sua giovane età e la bellezza del corpo o dei vestiti che<br />

indossa. E non a caso, nel pieno rispetto della teoria esposta da Agatone nelle Tesmoforiazuse, nel<br />

Simposio Agatone compone un encomio per Eros attribuendo al dio tratti fisici identici ai propri.<br />

Nella stessa direzione conduce il tratto della delicatezza, la ἁπαλότης. Quale prova della<br />

ἁπαλότης di Eros Agatone propone la delicatezza di ciò con cui Eros entra in contatto privilegiato: la<br />

ψυχή e l'ἦθος (195e1-9). Come per la gioventù, anche per la delicatezza sussiste una corrispondenza<br />

fra Eros e il ritratto di Agatone. Ancora nella scena di Agatone nelle Tesmoforiazuse, infatti, Euripide<br />

descrive l'aspetto femmineo di Agatone, l'aspetto che lo rende adatto a confondersi fra le donne delle<br />

Tesmoforie: una sequenza di attributi nella quale, in chiusura, compare la ἁπαλότης (192).<br />

Sin qui le caratteristiche fisiche di Eros, che riflettono le caratteristiche fisiche di Agatone.<br />

Ma il vertice della mimesis di sé nel ritrarre Eros è raggiunto da Agatone nella seconda parte del<br />

λόγος, quando dal κάλλος il poeta passa a descrivere l’ἀρετή del dio. Nella sequenza canonica<br />

δικαιοσύνη, σωφροσύνη, ἀνδρεία e σοφία, la σοφία di Eros identifica in modo palese l'oggetto della<br />

lode, Eros, con l'autore della lode, Agatone: la σοφία di Eros è infatti la σοφία di un poeta (196d4-e6).<br />

Anche per onorare la propria τέχνη, come in precedenza Erissimaco, Agatone afferma che Eros è un<br />

ποιητής così sapiente da riuscire a rendere chiunque poeta: chi è toccato da Eros diviene infatti poeta<br />

anche se estraneo alle Muse. La descrizione di Eros quale poeta raggiunge poi il suo culmine nella<br />

sezione conclusiva, nella quale, non a caso, anche lo stile di Agatone vira dalla prosa di stampo<br />

gorgiano verso la dizione poetica (197c3-35). L'immagine conclusiva di Eros poeta “accompagnato da<br />

ogni uomo” nel canto che affascina è preparata in vario modo nella serrata sequenza asidentica che<br />

chiude l'encomio. Eros appare quale guida, ἡγεµών, degli incontri, σύνοδοι, dove di norma ha luogo<br />

la rappresentazione poetica: le feste, i cori, i sacrifici (197d2-3). Ancora quale guida, κυβερνήτης,<br />

Eros è descritto in relazione alla fatica, alla paura, al desiderio, alla parola, il λόγος (197d8-e1). Una<br />

sequenza nella quale la critica scorge la situazione di Agatone nel momento presente, l'encomio che è<br />

chiamato a esporre, e i momenti legati alla sua attività di poeta: la fatica della composizione, la paura<br />

dell'insuccesso, il desiderio di gloria, il λόγος 4 . Il quadro conclusivo del ritratto di Eros offerto da<br />

Agatone coincide poi con il vertice dell'identificazione fra Eros e il poeta. Eros è ora l'ἡγεµών<br />

κάλλιστος e ἄριστος, che ogni uomo deve seguire mentre inneggia secondo bellezza e partecipa<br />

all'ode che il dio canta affascinando la mente di tutti gli dei e degli uomini. Ogni uomo deve quindi<br />

seguire Eros con un inno: non a caso, Platone sceglie qui un composto di ὑµνεῖν che indica in senso<br />

tecnico il canto poetico per il dio, ossia il canto di lode che Agatone sta tessendo per il dio Eros.<br />

Agatone esorta quindi gli uomini a divenire poeti, a lodare Eros seguendo il suo esempio: Agatone<br />

diviene così maestro di poesia, proprio come Eros. La partecipazione di Agatone all'attività poetica di<br />

Eros è ora esplicita, come esplicito è l'effetto del canto di Eros che chiude il λόγος: il piacere per gli<br />

dei e per gli uomini. Anche in questo caso la scelta lessicale di Platone è significativa: il θέλγειν,<br />

come il τέρπειν, è la funzione principale che nella poetica arcaica è attribuita alla poesia. Nonostante<br />

il carattere di novità che contraddistingue Agatone nel Simposio, poeta giovane, di successo recente,<br />

che corregge i racconti antichi di Esiodo e Parmenide, il cardine della sua poetica resta immutato<br />

rispetto alla tradizione: scopo principale della poesia è il piacere che affascina.<br />

La mimesis quale rappresentazione di sé percorre dunque, come abbiamo visto, l'encomio per<br />

Eros di Agatone nella sua interezza. Non è estraneo al concetto di mimesis anche il discorso che<br />

Socrate apprende da Diotima. Come la critica non ha mancato di notare, i contatti tra il discorso di<br />

Diotima e il discorso di Agatone sono numerosi: in particolare è approvato da Socrate il principio di<br />

metodo espresso da Agatone in apertura del suo discorso. Prima bisogna descrivere “quale sia Eros,<br />

poi le sue opere” (199c3-6; 201d8-e2). Nel rispetto di tale principio, tramite l'elenchos di Agatone,<br />

4 C.J. ROWE, Plato. <strong>Symposium</strong>, Oxford 1998, 166.<br />

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