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La trasmissione imperfetta - fasopo

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VERSO UN PRESENTE 101<br />

interlocutori proponevano riguardo allo sviluppo, lo descriveva come<br />

qualcosa che “possiamo avere gratis dal governo”.<br />

L‟aumento dell‟influenza del governo centrale è stato un filo<br />

conduttore per gli anni successivi al 1994. <strong>La</strong> politica seguita durante la<br />

presidenza Mandela, durata fino al 2002, e successivamente in quella<br />

Mbeki, era fondata sul tentativo di integrare sempre di più strutture politiche<br />

tradizionali e governo centrale. Il tema venne affrontato per la prima volta in<br />

modo prioritario nel 1998, con il Local Governmente White Paper. In questo<br />

documento programmatico, venne esplicitata la volontà di «coinvolgere le<br />

autorità tradizionali nello sviluppo dei governi locali, in particolare nelle<br />

aree rurali dove non esistono strutture alternative» 108 (Beall, 2005: 8).<br />

L‟interesse di questo documento risiede nel fatto che esso crea i presupposti<br />

per una sempre più profonda interconnessione tra le autorità tradizionali e lo<br />

sviluppo. Con la fine dell‟apartheid infatti i privilegi economici degli<br />

amakhosi subirono un duro colpo, in quanto essi furono esclusi dalle<br />

procedure di riscossione delle tasse. Il White Paper del 1998 pone i<br />

presupposti per una riorganizzazione della leadership tradizionale, che le<br />

permette di prendere la forma di associazione finalizzata allo sviluppo<br />

infrastrutturale ed economico delle comunità. In questi processi, ribaditi nel<br />

Traditional Leadership Governance and Framework Act del 2003, le<br />

municipalità e le “traditional communites” dovrebbero, almeno a livello<br />

ideale, operare l‟una al fianco dell‟altra.<br />

Il perseguimento di tale obiettivo ha comportato varie difficoltà. In<br />

particolare la definizione delle “comunità” è divenuta nell‟ultimo decennio<br />

un tema sempre più spinoso da affrontare. L‟assenza di altri organi politici<br />

oltre agli izimbizo in passato non creava conflitti su cosa si dovesse<br />

intendere per comunità. Oggigiorno è invece rilevabile una evidente<br />

spaccatura. Per alcuni la “comunità è rovinata” nel senso che questo<br />

concetto serve solo per giustificare gli interessi di una piccola élite che<br />

detiene i poteri tradizionali. Per altri tale èlite risulta invece necessaria:<br />

«senza autorità tradizionali, non ci sarebbe nessuna comunità. E come il thé<br />

108 Traduzione mia da: « involving traditional authorities in developmental local<br />

government, particularly in rural areas where no alternative structures existed».

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