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La trasmissione imperfetta - fasopo

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UN‟ESPLORAZIONE DELL‟IMMAGINARIO 275<br />

un imperativo quando si discute della produzione di rappresentazioni<br />

visive.<br />

Due possibili interpretazioni si impongono per analizzare questo<br />

fenomeno. <strong>La</strong> prima, in contiguità con la strumentalità con cui viene<br />

percepito il video, è relativa alla scarsa possibilità che un giovane ha di<br />

“parlare”. In particolare, il contenuto particolarmente convenzionale dei<br />

film realizzati sarebbe espressione di quanto il giovane sopracitato<br />

sosteneva, ovvero di un‟impossibilità di esprimere opinioni potenzialmente<br />

in contrasto con quelle degli adulti. E‟ dunque in questo caso meglio<br />

proporre delle immagini convenzionalmente accettate che rischiare di<br />

“parlare“ di nuovi oggetti che sono ancora considerati in modo ambiguo<br />

dalla maggior parte delle persone.<br />

Una seconda interpretazione tuttavia si riallaccia ad una delle più<br />

rilevabili caratteristiche di molti contesti sudafricani contemporanei. <strong>La</strong><br />

cultura, o quello che viene inteso emicamente come appartenente a questo<br />

ambito viene – in modo non esplicito – maneggiata come una delle più<br />

importanti merci di scambio (Comaroff & Comaroff, 2009). L‟utilizzo<br />

strumentale che ne viene fatto nei video che sono stati prodotti attraverso la<br />

mia collaborazione con dei giovani sudafricani è particolarmente<br />

emblematico di questi processi. Seguendo questo percorso i miei<br />

interlocutori avrebbero mostrato, oltre che oggetti riconosciuti come parte<br />

della cultura locale, quello che un ipotetico spettatore potrebbe aspettarsi da<br />

un video realizzato a KwaMashabane 247 .<br />

Il rapporto tra l‟immaginario e quanto i giovani tendono ad<br />

esprimere è dunque particolarmente emblematico. Se da una parte infatti<br />

l‟immaginario appare come una risorsa a cui attingere liberamente,<br />

un‟espressione prima della libertà individuale, dall‟altra sono rilevabili nei<br />

processi di produzione di immagini elementi riconducibili a quelle<br />

dinamiche sociali che implicitamente regolano e vincolano la facoltà<br />

immaginativa dei singoli e di conseguenza la loro possibilità di azione. <strong>La</strong><br />

247 A questo riguardo è interessante considerare come la cultura zulu sia presentata spesso<br />

in modo fortemente stereotipico. Per la costruzione di Shakaland, il più grande cultural<br />

village della regione sono state utilizzate come fonti ricerche etnografiche risalenti alla<br />

prima metà del Novecento. Tuttavia l‟immagine della cultura zulu che viene presentata ai<br />

turisti è riferita alla contemporaneità, non al passato.

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