La trasmissione imperfetta - fasopo

RUOLO SOCIALE DEI GIOVANI 223
7. BILANCIO
I luoghi dei giovani che sono stati analizzati propongono spaccati
della vita sociale che permettono di proporre ora alcune considerazioni.
L‟analisi delle interazioni sociali infatti mostra in primo luogo come il
palcoscenico della vita sociale assuma, a seconda del contesto specifico in
cui ci si trovi, significati molto diversi. Se la vita sociale che Geertz
osservava durante i suoi soggiorni a Bali era costituita da relazioni che
permettevano di dedurre una implicita paura del palcoscenico (Geertz,
1973), è evidente che nel luogo in cui io mi trovavo il palcoscenico diventa
un luogo desiderabile e anzi, in qualche modo, esso è una prerogativa per
essere considerati “persone completa”. L‟esclusione da essa è un pericolo.
La comparazione tra le interazioni tra adulti e quelle osservate tra i giovani è
alla luce di questa affermazione piuttosto interessante. Il periodo della
giovinezza sembra infatti essere quello durante la quale lo spazio lasciato
alla sperimentazione è più ampio. Le dinamiche osservate, di continua
rielaborazione della struttura sociale, sono considerabili come uno spazio in
cui i ruoli sociali non sono rigidi e delineati ma divengono fluidi e
interscambiabili. Questo sperimentazione è più che tollerata in situazioni in
cui non sono presenti adulti e la disponibilità a portare hlonipha di fronte ad
un momentaneo emergente “inkosi” ne è una prova significativa. DC., un
insegnante della scuola, a cui era da qualche anno mancata la giovane
moglie, una sera si proponeva come un forte leader giustificando la sua
posizione attraverso il fatto che egli era il più anziano del gruppo. Ci
trovavamo presso l‟abitazione di un giovane di Mboza incontrato durante
un‟uscita serale. DC. in quel momento stava assumendo il ruolo di leader.
Spesso mi capitava, soprattutto nei primi periodi della ricerca, di essere
spiazzato da queste situazioni, in cui i modi di fare di una persona con cui
magari avevo trascorso molto tempo diventavano improvvisamente tirannici
ai miei occhi.
Quella sera tuttavia, essendo per altro molto stanco non riuscii a
stare al “gioco”. DC. insisteva, con un certo supporto da parte del gruppo di
presenti che saremmo dovuti rimanere ancora del tempo presso il nostro
ospite. Io rifiutai, palesando la mia volontà di rientrare a casa e i toni di DC.