La trasmissione imperfetta - fasopo

270 CAPITOLO QUINTO
un'analisi più approfondita dei dati sembrano emergere alcune dimensioni
più collettive riguardanti i possibili vantaggi del progetto. V. per esempio
propone con le sue parole un implicito riferimento al community
empowerment. In particolare si riferisce alla nascita nella comunità di
un'altro progetto similare a quello che è stato realizzato con la mia
collaborazione 245 : “Adesso c'è anche un'altro gruppo che vuole recitare e
qualcuno si è proposto per riprenderli. Questo significa che nella comunità
abbiamo aiutato molte persone e ora loro possono averne un beneficio”. In
questo caso quello che è stato realizzato sembra avere, nell'opinione di V.,
una generale ricaduta positiva su altre persone residenti a KwaMashabane.
Tuttavia questo tipo di dinamica redistributtiva sembra iscriversi nel
percorso già descritto nel capitolo precedente per il quale un arricchimento
“individuale” conduce a dinamiche di redistribuzione.
Un'altra testimonianza che non sembra discostarsi molto da questa
dinamica proviene dalla ragazza che maggiormente, tra le sue coetanee, ha
partecipato al progetto. Z. infatti riporta che, secondo lei “Se noi avessimo
l‟opportunità di avere un dvd di quanto abbiamo realizzato, potremmo
mostrare quanto lontano siamo arrivati, al fine di incoraggiare i giovani”. Il
beneficio che Z. in questo caso descrive è rivolto direttamente ai giovani e
la reteorica che lei utilizza riprende quella maggiormente utilizzata
all'interno del nuovo sistema scolastico post-apartheid. In un contesto dove
la fine della scuola proietta i giovani in un periodo di forte indeterminatezza,
un progetto come quello realizzato sembra aprire, seppur in modo esiguo,
finestre su possibilità prima non immaginabili. In questo senso esso è
percepito come un enorme stimolo.
Due considerazioni sono qui utili. La prima riguarda i limiti impliciti
nell'approccio collaborativo che è stato preso come modello. E' infatti
necessario sottolineare che la collaborazione non ha mai raggiunto un
245 Rispetto a questa nuova esperienza non dispongo di dati sufficienti per analizzarla.
Avendone avuto notizia durante l'ultima settimana del mio soggiorno sul campo del 2010,
non ho avuto nemmeno modo di incontrare direttamente gli interessati. Tuttavia, per quanto
mi è stato riferito il progetto che qualcuno stava tentando di realizzare era basato sulla
trasposizione audiovisiva di una fiction. E' dunque un dato particolarmente rilevante che il
progetto nato dalla mia collaborazione con alcuni giovani di KwaMashabane sia stato
oggetto di “appropriazione” da parte di altri.