La trasmissione imperfetta - fasopo

UN‟ESPLORAZIONE DELL‟IMMAGINARIO 263
documentari erano per loro sicuramente meno rilevanti della fiction
prodotta.
Analizzando i temi scelti, è interessante notare come anche in questo
caso, essi inizialmente erano riferibili all‟ambito della “cultura” così come è
intesa localmente. V. propose per esempio di filmare “quello che si può
trovare nella foresta” oppure “il modo con cui noi coltiviamo la terra” (Fig.
17-18). StG scelse come temi “le persone che vanno in chiesa” oppure “il
modo con cui ringraziamo gli antenati”. Z. l‟unica ragazza, che però non ha
portato a termine il suo progetto, voleva “filmare la vita nella sua casa”.
Solo un ragazzo, che inizialmente ha partecipato agli incontri ma poi si è
progressivamente allontanato dal gruppo scelse un tema dal mio punto di
vista più “controverso”. Egli propose di descrivere “la vita nella taverna”,
ovvero il luogo dove si consumano alcolici. Questo è rilevante in quanto
questo ragazzo assumeva, nella sua vita, comportamenti esplicitamente
criticati dai suoi coetanei. Un esempio era la sua vita sessuale, che lo
portava ad avere molte partner contemporaneamente e che era molto
criticata dai suoi pari. La scelta del suo soggetto, anch‟essa riprovevole per i
coetanei, appariva una deviazione dalla norma.
I due ragazzi che realizzarono un piccolo film mi chiesero in
occasione di particolari circostanze di filmare degli eventi sociali. StG.,
durante il primo giorno delle elezioni politiche mi chiese di andare in giro
per, usando un neologismo inglese coniato dai miei interlocutori sul campo,
“videorize”. V. allo stesso modo letteralmente si appropriò della macchina
da presa in coincidenza di una giornata di scambio tra alcune scuole
superiori dell‟area, organizzata presso l‟Esipondweni High School di Mboza
(Fig. 16). In questi casi sono stati prodotti materiali audiovisivi che poi non
sono stati oggetto di montaggio. Questo dato mostra che, rispetto alle
tematiche selezionate dai giovani partecipanti, la pratica del video abbia
portato ad una lenta rielaborazione di quello che poteva essere mostrato
attraverso l‟uso della macchina da presa.
Un‟ultima osservazione riguarda la distanza con l‟oggetto
protagonista dell‟immagine. E‟ interessante notare infatti come nella
maggior parte dei casi delle inquadrature ravvicinate sono state utilizzate
per filmare soggetti inanimati oppure persone verso le quali non esisteva