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La trasmissione imperfetta - fasopo

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16 INTRODUZIONE<br />

lavoro. Per questo un primo ringraziamento va a quelli che non compaiono<br />

ma che con la loro presenza e stimoli hanno permesso di giungere alla fine<br />

di questo percorso.<br />

Direttamente invece ringrazio gli amici e interlocutori che vivono a<br />

KwaMashabane. Tra questi merita un ringraziamento particolare, Sipho<br />

Jabulani Gumede, che è diventato con il tempo, oltre che un mentore per la<br />

comprensione di quello che mi succedeva attorno, un caro amico. Ringrazio<br />

anche Dumisani Nyathi, insieme a suo padre e a tutta la sua famiglia, oltre<br />

che per l‟amicizia, per le osservazioni acute ed a volte particolarmente<br />

critiche sul lavoro che stavo conducendo. Un ringraziamento è dovuto anche<br />

a tutti gli amici con cui ho trascorso il tempo e con cui mi sono confrontato<br />

sul lavoro che stavo svolgendo. I giovani o gli studenti con cui ho lavorato,<br />

sono i protagonisti di queste pagine e per proteggere la loro riservatezza non<br />

sono stati nominati direttamente. Tuttavia a loro è dedicato questo lavoro.<br />

Spero che per loro, la relazione con me sia stata arricchente almeno una<br />

parte infinitesimale di quanto lo sia stata per me.<br />

<strong>La</strong>sciando KwaMashabane ed entrando nelle istituzioni che hanno<br />

agevolato il mio lavoro di ricerca si giunge rispettivamente prima a Torino e<br />

poi a Durban. Il Dipartimento di Scienze Antropologiche, Archeologiche e<br />

Storico Territoriali, presso il quale ho svolto la mia formazione dottorale è<br />

stato un luogo che mi ha stimolato alla rielaborazione continua delle miei<br />

idee e ipotesi di ricerca. Qui ringrazio in primo luogo i miei supervisori<br />

Roberto Beneduce, Cecilia Pennacini, Simona Taliani e tutti i docenti del<br />

dipartimento, per le suggestioni e le critiche che da loro mi sono giunte. In<br />

secondo luogo è necessario ringraziare Pier Paolo Viazzo, coordinatore del<br />

dottorato, e Francesco Remotti: entrambi hanno avuto un ruolo<br />

fondamentale nella mia formazione e nello sviluppo della presente ricerca.<br />

Infine ringrazio tutti i colleghi e amici, il cui apporto è stato altrettanto<br />

importante: Carlo Capello, Andrea Ceriana Mayneri, <strong>La</strong>ra Giordana, Javier<br />

González Diez, Alessandro Gussman, Cristiano <strong>La</strong>nzano, Cecilia Navarra,<br />

Cristina Vargas Montoya, Daniela Pes e Roberta Zanini.<br />

A Durban ringrazio in primo luogo Keyan Tomaselli per la sua<br />

accoglienza nel dipartimento Culture, Comunication and Media Studies<br />

dell‟University of KwaZulu-Natal. Oltre che a offrimi una contesto<br />

stimolante nel quale lavorare ha anche contribuito con importanti

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