La trasmissione imperfetta - fasopo

280 CONCLUSIONI
suo interno, fornendo per questi alcune chiavi di interpretazione
potenzialmente proficue.
La categoria di giovane è intesa qui come un complesso di ideologie
che coinvolgono più individui che condividono lo stesso momento storico,
ma che lo fanno conservando le peculiarità della propria generazione. Adulti
e giovani, vivendo la stessa realtà sociale interpretano quest‟ultima con
categorie diverse, in base al momento in cui con questa sono entrati in
contatto. La descrizione della costruzione culturale in uso per descrivere
questa diversità è un primo risultato di questo lavoro. Essa è fondata
principalmente sul concetto di incompletezza (Remotti, 2009). I giovani
sono considerabili come degli individui che strutturalmente non possono
ancora accedere allo status di persone. Essi sono destinati a diventare tali,
ma nel momento della loro vita in cui si trovano sono incompleti, ovvero
mancano di alcune delle caratteristiche fondamentali per essere considerati
degli adulti. I giovani maschi di KwaMashabane in particolare mancano di
ubuntu, umanità, un concetto che per come è stata letto in questo lavoro,
consiste principalmente nella facoltà di apportare dei benefici al proprio
gruppo. E da questo emergono le due caratteristiche principale dell‟adulto:
in primo luogo essere parte di un gruppo sociale, che per i maschi si traduce
nell‟essere a capo di un umuzi ovvero di un aggregato domestico collocato
spazialmente; in secondo luogo ubuntu significa essere in grado di portare
dei benefici, economici e non, alla propria gente, ovvero in primis alla
propria famiglia e, allargando la propria rete di redistribuzione, ad un
network di persone sempre più ampio. Ampiezza che generalmente
determina il proprio prestigio sociale.
Se questo è il modello maggiormente riconosciuto con il quale i
giovani devono confrontarsi per diventare adulti, l‟osservazione delle
interazioni tra gruppi di pari è stato uno dei pochi strumenti metodologici
utili per analizzare quali strategie adottano i giovani per ottenere
riconoscimento sociale. L‟analisi ha sottolineato una diversità notevole tra
questi e gli adulti. I primi infatti tendono a utilizzare pratiche relazionali
molto più dinamiche e mutevoli in contrapposizione alla fissità di quelle
utilizzate dagli adulti. E‟ in questa sperimentazione, che in molti casi si
traduce nel crescente fenomeno delle youth associations, che a mio parere
vanno ricercati i dati sui quali costruire le future pratiche educative e le