La trasmissione imperfetta - fasopo

RUOLO SOCIALE DEI GIOVANI 221
aiuto economico, come invece era comune quando affrontavo il tema delle
difficoltà della vita con altri abitanti di Mboza. V. esprimeva inoltre una
notevole consapevolezza riguardo all'operato del MYDP, che secondo lui
era un'ottima opportunità per permettere ai giovani di “crescere”. Tale
acume, rispetto al suo operato nel MYDP, gli permetteva di essere molto
considerato dai suoi coetanei.
In tutte le riunioni per una qualche attività del MYDP che ho avuto
modo di frequentare, egli innegabilmente assumeva un ruolo di leader,
dando prova di aver acquisito una consapevolezza rispetto alla propria
collocazione sociale e a molte delle problematiche della società in cui
viveva. Il rispetto che godeva tra i propri compagni era inoltre molto elevato
e non ho mai notato delle canzonature nei suoi confronti. Egli era infine il
giovane più promettente dal punto di vista dei fondatori del MYDP. In una
società dove l‟acquisizione di un ruolo sociale – e quindi di ricchezza in
primis - è il primo passo per far valere la propria influenza su chi si ha
intorno, V. sembra utilizzare un‟altra strategia che prevede di raggiungere
degli obiettivi socialmente condivisibili senza passare attraverso un
empowerment “individuale”. Ovviamente qui non è possibile proporre una
distinzione netta in quanto anche la partecipazione politica potrebbe in un
futuro più o meno remoto condurre a vantaggi individuali. Tuttavia, nel
comportamento di V. come in quello di una ristretta minoranza di giovani
con cui sono venuto in contatto è stato spesso evidente che vi fosse uno
slittamento tra la priorità di un arricchimento personale a quelle di una
ricaduta sociale di capitali, simbolici o economici.
Questa osservazione si rivelò particolarmente interessante quando mi
accorsi che molto spesso tale tipo di comportamento incontrava una lieve
riprovazione sociale. Alcuni interlocutori adulti infatti sostenevano come,
per un giovane, fosse necessario “pensare a se stesso” ovvero raggiungere
una posizione sociale riconosciuta, ovviamente senza trascurare i processi di
redistribuzione delle ricchezze. E‟ infatti possibile affermare che la bilancia
tra questi due obiettivi è molto sensibile e particolarmente influente su
quello che le persone penseranno di un individuo. L‟ambito delle
associazioni giovanili assume in questo senso una connotazione
particolarmente innovativa all‟interno del contesto sociale. Storicamente il
segmento giovanile delle società è stato il più soggetto a forze coercitive.